Lecce. “Tutela della biodiversità, benessere della persona e sviluppo dei territori”. E’ questo il titolo dell’incontro che si svolgerà domani, venerdì 20 maggio all’Università del Salento di Lecce e che vedrà tra i relatori Susanna Cenni, parlamentare del Pd e prima firmataria della proposta di Legge sulla biodiversità. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università del Salento, nasce come momento di discussione e confronto sul tema della biodiversità e della sua importanza come capitale naturale, culturale ed economico. in occasione della celebrazione della prima giornata nazionale sulla biodiversità. L’incontro si terrà a Lecce, presso la sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento, a partire dalle ore 15.30.
Il programma degli interventi. Ad aprire i lavori in rappresentanza dell’Università del Salento saranno Francesca Manolita, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche; Giancarlo Vallone, preside della Facoltà di giurisprudenza; Francesca Lamberti, presidente del corso di laurea in giurisprudenza e il docente Antonio Jannarelli. Ad intervenire nella seconda parte dell’incontro saranno i professori Alberto Basset ed Edoardo Biondi; il dottor Lorenzo Ciccarese e le professoresse Irene Canfora e Maria Teresa Carballeira Rivera. Susanna Cenni parlerà invece della legge 195 del 2015 in riferimento alle scelte del legislatore in materia di biodiversità agricola e alimentare. A chiudere gli interventi saranno i professori Pietro Santa Maria e Marco Brocca e la professoressa Sara Tommasi.
“Il 2015 – afferma Cenni – è stato un anno importante per affermare principi fondamentali su accesso al cibo, sostenibilità, biodiversità. Expo, l’enciclica “LaudatoSi”, gli accordi di Cop21, hanno evidenziato al mondo il valore di una agricoltura che investa su territorio, conoscenze, selezione naturale delle sementi e democrazia del cibo. La legge sulla biodiversità’ approvata definitivamente nel 2015 raccoglie questi principi e li declina al fine di proteggere varietà e razze, nonché di promuovere economie locali intorno al valore del cibo e della varietà di sementi e saperi. L’approvazione della legge sulla biodiversità agraria e alimentare è stato il primo determinante passo per incamminarci su questa strada. Un percorso complesso e stimolante sul quale si gioca il futuro ambientale, paesaggistico dei nostri territori e la salute dei nostri cittadini. Tutti elementi fondanti la biodiversità agraria e alimentare, una biodiversità garantita prima di tutto dagli agricoltori, da buona ricerca, da un sistema istituzionale. La scelta di inserire nella legge anche una giornata nazionale, utile ad accrescere la dimensione di conoscenza, le luci e le ombre, è stata compiuta perché solo mutando abitudini ed approccio culturale potremo tutti concorrere ad un cambiamento non più rinviabile, perché la biodiversità o la tuteli o la perdi per sempre”.