#unOttimaAnnata…?
È’ quasi impressionante il susseguirsi da settimane di dati ed indicatori positivi che ci stanno sommergendo. Qualche incidente su quelli forniti dal Ministero del lavoro, correzioni, ma alla fine, i nuovi contratti a tempo indeterminato sostenuti dalla defiscalizzazione, l’export, e da qualche giorno anche la fiducia delle famiglie sembra davvero consentirci di respirare e di guardare con un pò di ansia in meno al futuro. La stessa nota di aggiornamento al DEF migliora le previsioni su Pil e leggermente anche quelle sul nostro debito, pur con grande cautela, perché le incognite sul rallentamento di Cina e altri paesi emergenti sono ancora consistenti e in realtà l’unico Paese che sembra davvero aver consolidato la ripresa sono gli USA, grazie alle scelte di Obama.
Buone cose quindi, che occorre consolidare, ma anche comprendere bene analizzando cosa c’è nei numeri e nelle tendenze, e soprattutto impostando scelte giuste e di respiro lungo pur nei limiti di un quadro finanziario ancora complicatissimo come ben sappiamo.
Vorrei suggerirvi di guardare dentro alle cifre non ispirandomi a ..pericolosi rivoluzionari, ma leggendo alcuni editorialisti attenti come Ricolfi, sul sole 24 ore o Di Vico su Corrsera che ci invitano a riflettere sulla qualità di quei nuovi contratti, e a non scambiare l’incremento di contratti a tempo indeterminato (e non incremento di lavoro), o una ripresa di fiducia, con una ripresa vera e solida.
Gufi anche loro? Non credo. Ci ricordano solo che la ripresa vera è un cammino lungo che va costruito.
La lentezza, il ritardo, il sistema bloccato di cui spesso parla anche il Premier per essere sconfitto ha bisogno di politiche industriali, di spinte forti alla modernizzazione, alla sostenibilità, e soprattutto agli investimenti (pubblici e privati).
Per questo le scelte che faremo nella imminente legge di stabilità non saranno indifferenti. Il Premier ha già annunciato in Tv ed in occasione di grandi raduni la cancellazione della Tasi per tutti (perché proprio per tutti?), dell’Imu agricola (e finalmente!!) e dell’Irap in agricoltura. Annunci e decisioni importanti, ma che da soli non incidono su due diverse dimensioni che a parere di molti sono invece strategiche: affrontare con determinazione il tema della povertà e delle diseguaglianze, e stanziare risorse per gli investimenti.
Ed ancora, nel DEF non se ne parla: vogliamo provare ad affrontare con grande determinazione la mole di quel fatturato illegale determinato da corruzione, criminalità organizzata, evasione fiscale e contraffazione? Sono cifre importantissime, si recupererebbero fatturato, posti di lavoro, entrate fiscali e aiuteremo il nostro made in Italy a crescere.
Ed ancora, vogliamo affrontare con più determinazione il tema dei mutamenti climatici? Nei mesi passati Renzi ha fatto una scelta importantissima con l’unità di missione contro il dissesto ed il Piano nazionale antidissesto , ma non basta. Occorre stanziare risorse per interventi immediati di protezione civile, per il ripristino di strade che Province e Regioni non hanno più le revisore per manutenere. Sappiamo quanto investimenti di questo tipo contribuiscano anche a creare occupazione e migliorare il nostro territorio. Potrei proseguire, proprio sul filo della sfida ambientale, ricordando quanto Obama abbia lavorato sulla sfida ai combustibili fossili, investendo su rinnovabili, ecc..e credo che non dobbiamo sottovalutare le conseguenze che il disastro della truffa Volkswagen sulle emissioni potrebbe avere in Europa.
Insomma, io credo che proprio a partire dai numeri , possiamo provare a lavorare ad un documento di politica economica e fiscale che tenti la svolta. Abbiamo l’occasione di poterlo fare, abbassare la pressione fiscale ma fare scelte che incidano anche su equità e crescita. Prendiamola di petto questa sfida presidente!
Sarebbero molti i temi che avrei voglia di aggiungere, ma ne sfioro solo due.
Il primo e’ quanto sta accadendo in Gb con la vittoria di Corby che in questi giorni ha chiesto ad importanti e quotati economisti come Stiglitz, Piketty, Mazzucato un contributo per un programma alternativo alle politiche del rigore ed al liberismo che ci ha portato dentro questa crisi, con cui lanciare la sfida ai conservatori. Quest’uomo che certo non impersona la modernità, ha ottenuto un consenso larghissimo, ha provocato l’iscrizione al Labour di decine di migliaia di cittadini britannici, e con il suo linguaggio gentile torna a suscitare passione. Credo vada osservato attentamente anziché renderlo oggetto di battute.
Il secondo è un cambiamento che non mi piace affatto, ed è la nascita ed il progressivo avvicinamento dei gruppi costituiti da Denis Verdini a Camera e Senato. Cosa si sta concretizzando? Un fronte conservatore che guarda al Pd? Dovremo discutere di tutto questo, con grande chiarezza. A Roma e nei nostri territori. Non mi interessano le caricature, ma il merito si. In molti abbiamo voluto e creduto nella scommessa del Pd. Io ci credo ancora. In quella scommessa sono compresi valori fondanti, storie e collocazioni, come quella nel PSE.
Niente di condivisibile con quelle storie e quei volti in avvicinamento.
Guardiamo numeri, contesti e scommesse.
Intanto nelle nostre vigne, acini meravigliosi ci garantiranno sul serio un vino straordinario quest’anno.
Del resto, quel titolo, quel film che ho molto amato (senza il punto interrogativo) era il racconto di un cambiamento e di una scommessa vinta.. Un bel film.
Susanna