Mentre metto in fila le parole rifletto sui primi dati delle elezioni spagnole, le prime dichiarazioni dei leader politici. Si parla di larga coalizione, ed è chiaro che nessuna delle forze politiche, nemmeno Rajoy è in grado di governare senza gli altri. Cosa sta succedendo in questa Europa mentre negli Stati Uniti si scaldano i motori della competizione più bipolarista del mondo? In Francia si è evitato di consegnare alla destra xenofoba alcune regioni con un patto di sostegno tra Hollande e Sarkozy (non so quanto reciproco). In Germania si fa oramai fatica a distinguere la Cdu della Merkel dal Psd. Sappiamo cosa è accaduto in Grecia e conosciamo bene la storia del nostro Paese, indipendentemente dal successo del Pd alle europee. Cambiamenti forti che sembrano non toccare solo le realtà anglosassoni, in cui forse movimenti sono in atto, ma dentro ai partiti democratico e laburista? Ed ancora, come sta la sinistra in Europa? Se ne può ancora parlare visto che ne facciamo parte?Mi piacerebbe poter avere qualche luogo di confronto, di approfondimento di quanto sta accadendo, e non solo in relazione alla nostra prossima Legge elettorale.
L’Europa è stata sconvolta dagli attentati terroristi, travolta dall’incapacità di governare adeguatamente la più grande onda di immigrazione che la storia moderna rammenti, colpita da una crisi economica che forse si è fermata, ma non superata. Adesso cosa sono le nuove forze politiche in campo, spesso antisistema, in molti casi chiaramente xenofobe e razziste, in altri casi popolari e forse più vicine alla sinistra tradizionale e nate proprio per la incapacità di questa stessa sinistra di mettere in campo gli antidoti alle nuove paure e a generare nuove speranze? Fa bene Renzi ad alzare i toni in Europa. Non possiamo più pensare di restare ancorati agli slogan sui conti tanto cari alla Germania. Ma non basterà la tattica delle alleanze se non investiamo un po’ in idee, visioni e progetti comuni tra le forze riformiste e di sinistra, perché le orecchie dobbiamo tirarle anche ai cugini dell’Spd. Anche per tutto questo continuo a pensare che dobbiamo continuare a lavorare sul rafforzamento e il consolidamento del Pd, ma anche ad alimentare i rapporti a sinistra, con altre forze e con altre sensibilità che non dobbiamo e non possiamo perdere.
La #LeggediStabilità2016 è stata chiusa ed approvata nella notte tra sabato e domenica (alle ore 3,20 circa). Per me è stato un passaggio molto impegnativo. Ho seguito sin da novembre le audizioni delle forze economiche e sociali, ho partecipato a ogni passaggio, anche il più irrilevante, dei lavori della commissione bilancio della Camera. Abbiamo iniziato le votazioni lo scorso 6 dicembre e concluso mercoledì 16, l’ultima seduta è stata di circa 40 ore senza sosta. Poi l’aula da giovedì 17 dicembre. Non c’è stato voto di fiducia, e io credo che sia stata una scelta giusta. Mi sono chiesta spesso in quei giorni e me lo chiedo tutt’ora se sia la stabilità che serviva al Paese? E tutt’ora non so dare una risposta secca. Ci sono scelte assolutamente condivisibili, dalle risorse per gli interventi sulla povertà alla conferma della decontribuzione per le assunzioni, c’è la 7’salvaguardia per gli esodati, ci sono misure per il sud, si superano i vincoli del patto di stabilita per gli enti locali, si rimedia al pasticcio Imu sull’agricoltura, si confermano gli sgravi per le ristrutturazioni green delle abitazioni, si interviene sulle calamità. Continuo a non condividere la scelta della eliminazione di Tasi e Imu per tutti, redditi altissimi compresi, perché penso che da lì avremmo potuto ricavare risorse da destinare, per esempio, a investimenti sulla difesa del suolo, così come non mi convince la scelta di alzare il tetto del contante. Non mi è piaciuto quell’emendamento, poi ritirato, che riguardava le procedura di via per l’aeroporto di Firenze. Mi sento poi di segnalare alcune buone cose per la nostra Terra di Siena: dalla conclusione della vicenda legata alla bonifica dell’area mineraria di Abbadia San Salvatore ( che mi ha vista mettere a dura a prova la pazienza di alcuni sottosegretari nelle ore della maratona stabilità), agli emendamenti che hanno restituito 95 milioni alle province per strade e scuole, allentato sempre per le province alcuni vincoli per bilanci, mutui; a quelli che consentiranno alle imprese colpite da calamità, dopo la sospensione, anche la rateizzazione delle imposte. Poi l’approvazione di alcuni ordini del giorno sui contratti per il personale a tempo indeterminato, sulla riduzione dei tagli ai patronati, sul teleriscaldamento a biomasse, sulla francigena, sulla necessita di maggiori interventi per i risparmiatori che hanno visto andare in fumo i loro risparmi nelle banche interessate dal decreto.
#Banche. Stavolta non è il Mps a togliere il sonno a centinaia di senesi, ma Banca Etruria. Pensionati, lavoratori, intere famiglie che avevano investito i loro risparmi, in qualche caso tutti i loro risparmi, in obbligazioni subordinate il cui valore è stato azzerato con il decreto del CdM intervenuto per salvare Banca Etruria ed altre tre banche dal baratro. Anche io ho ascoltato alcune di queste persone distrutte o angosciate per il loro futuro, per i propri figli, per la propria sicurezza economica. La sensazione netta è davvero che molti di questi cittadini siano stati aggirati o almeno non sufficientemente informati del livello di rischio del loro investimento. Adesso interverrà un fondo di 100 milioni, alimentato dal sistema bancario, e i casi saranno esaminati uno per uno da un collegio arbitrale. E’ stato giusto quell’intervento? Penso di si, altrimenti non solo gli investitori, ma anche i correntisti e i dipendenti sarebbero saltati. Si poteva fare di meglio? Forse si, ma non mi riferisco all’ intervento salvabanche. Penso che sia giunto il momento di metter mano con decisione al nostro sistema bancario, alla logica che sta spingendo sempre più gli stessi dipendenti, quasi ai limiti del ricatto, a “vedere” prodotti non adeguati a chiunque, al sistema dei controlli che evidentemente manifesta falle pesanti. Lo avevamo già visto con la vicenda di Banca Mps, oggi ne abbiamo la conferma e forse non è finita.
Ci sono molte altre cose di cui avrei voglia di parlarvi, ma mi fermo qui. Tra pochi giorni ci fermeremo tutti un po’ e ci ritireremo nelle nostre famiglie, ci dedicheremo ai nostri affetti più cari. E’ cosa utile e saggia farlo. Serve a ridare priorità alle cose importanti della vita, e anche a ciò che ci accade attorno. Serve a ricordarci che siamo piccola parte di questa umanità, o come scrive Francesco di questa “Casa Comune”. Abbiamone davvero cura, della casa e di questa umanità di cui facciamo parte. State bene, vi abbraccio, vi ringrazio del tempo che mi dedicate leggendo qualche mio pensiero e vi auguro davvero serene festività.
Susanna