Lo sport come visione d’insieme, un nuovo modo per vivere la città

Lo sport inteso non solo come disciplina agonistica, ma anche e soprattutto come forma di coesione, aggregazione, socialità, benessere per tutti e per tutte e ad ogni età e rigenerazione di certe aree urbane. È una visione di insieme quella dedicata alla pratica sportiva e contenuta in “Futura: la città che verrà”, il programma elettorale con cui Susanna Cenni si presenta come candidata sindaca alle amministrative di giugno: una visione che mira a tenere assieme società strutturate e pratiche nuove e che concepisce la città come un polo sportivo unico. Le proposte, tra l’altro, scaturiscono dai tavoli del programma e dai tanti incontri con le associazioni e le società sportive che si sono susseguiti nelle scorse settimane, compreso l’interessante confronto con Mauro Berruto, ex CT della nazionale di volley.

La città Futura che immaginiamo offre più spazi adeguati e strutture per le attività organizzate ma, allo stesso tempo, pensa anche a spazi pubblici che si possano usare liberamente. È importante, infatti, leggere la pratica sportiva sempre più come visione di insieme, come grande opportunità per la città e le persone, non solo come somma di singole attività. Siamo sempre orgogliosi per i risultati dei nostri campioni, ma la nostra città deve, soprattutto, essere fiera del tessuto di associazioni, famiglie, praticanti e volontari che tengono aperte strutture, le fanno funzionare, offrono opportunità di socialità e di benessere a migliaia di cittadini e cittadine di tutte le età. Un volto bello della città di cui avere cura.

Poggibonsi ha oggi una “cintura” caratterizzata da strutture pubbliche collocate a “Il Tondo” (calcio e tennis), la zona del Bernino (palazzetto, piscina, calcio, pattinaggio, ginnastica artistica), l’area della Virtus, la zona di Palagetto, la zona di Calcinaia con la realizzazione della nuova pista per l’atletica leggera, oltre alle palestre sportive del polo scolastico Sarrocchi/Roncalli. Queste zone – per altro quasi tutte vicine a plessi scolastici e collegate da ciclovie – sono e restano le principali aree di attenzione. Palazzetto, piscina, stadio necessitano di interventi importanti. Tuttavia, la città Futura guarda oltre a queste, in un’ottica più generale.

Nella nostra visione queste aree dovranno sempre più diventare pienamente vissute dalla città, anche da chi non pratica sport. Aree a parco, con panchine, con servizi commerciali, opportunità culturali e ricreative o di welfare di cui usufruire. Aree in cui passare pomeriggi, domeniche, portare bambini, camminare. Spazi fisici che mettano anzitutto al centro la relazione persone-comunità e che servano a prendersi cura di sé, anche oltre la pratica sportiva agonistica.

I punti chiave della città che si muove

IMPIANTI SPORTIVI >>> Ristrutturazione degli spazi ritenuti inadeguati, a partire da palazzetto, piscina, stadio; potenziamento di quelli che necessitano interventi; costruzione di nuovi impianti con particolare attenzione a Staggia e Bellavista.

STRUTTURE “LEGGERE” >>> Individuazione di spazi dove – attraverso piccoli, semplici interventi – si possono costruire percorsi e infrastrutturazioni leggere dove praticare attività all’aria aperta e che siano, allo stesso tempo, aree di socializzazione, per eventi culturali e di rigenerazione urbana.

SPORT COME VALORE SOCIALE >>> Sostegno a ogni forma di integrazione, di inclusione, di superamento degli stereotipi; incentivazione alla pratica di ogni sport per le bambine; e valorizzazione della pratica sportiva come forma di crescita e di prevenzione della violenza, in modo particolare della violenza sulle donne.

INTEGRAZIONE E COLLABORAZIONE >>> Valorizzazione del tessuto associativo e collaborazione continua per progetti formativi legati allo sport; insediamento del tavolo per la “Città dello Sport” e sperimentazione di una “sport commission”.

TURISMO LENTO >>> Investimenti per la tutela, la promozione e la valorizzazione del ricco reticolo di cammini e ciclovie anche in un’ottica di sviluppo del turismo lento e destagionalizzato, e dell’organizzazione di eventi.

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