Un patto con i comuni contermini: per stare dentro i cambiamenti dobbiamo pensare come “città Valdelsa”
Un patto tra territori, tra amministratori e amministrazioni per essere più efficienti, più capaci di rispondere alle sfide che si presenteranno e per affrontarle con la necessaria unità e collaborazione: è l’idea di una “Città Valdelsa”, ovvero una visione complessiva e unitaria di tutta l’area. Un’idea che vuole diventare un progetto concreto: non è un caso, infatti, che un capitolo che si intitola proprio “La città Valdelsa” sia inserito all’interno del nostro programma elettorale, così come nei programmi dei candidati sindaci per il centrosinistra a Colle Val d’Elsa, San Gimignano e Barberino-Tavarnelle.
Questo capitolo in comune, d’altronde, è figlio di una convinzione: non possiamo assumerci la responsabilità di governare un territorio, di parlare di sanità e welfare, sviluppo economico e qualità del lavoro, mobilità e trasporti, transizione ecologica e pianificazione urbanistica, attrazione turistica guardando soltanto ai confini del nostro singolo Comune. Se vogliamo stare dentro ai cambiamenti, dobbiamo avere un orizzonte diverso e ampliare lo sguardo verso le potenzialità di un lavoro integrato, le sinergie attivabili con la collaborazione, per ragionare il più possibile come un’unica, grande città.
Una “città” – quella della Valdelsa – che a quel punto si aggira attorno ai 70.000 abitanti e dove, necessariamente, molte delle decisioni prese dai singoli amministratori sono destinate ad assumere una valenza sovra comunale. Tanto più in un contesto ancora condizionato dalla riforma incompiuta delle Province e con orizzonti penalizzanti per le autonomie locali, come quelli prefigurati con il progetto di autonomia differenziata che rischia di spaccare il Paese.
Tra le proposte in comune c’è un piano strutturale di area vasta per snellire, facilitare e soprattutto uniformare le procedure legate all’urbanistica, tanto dei privati come delle imprese. Allo stesso tempo, lavorare insieme per l’interesse comune dei cittadini di tutta l’area Valdelsa può rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali all’interno di società o fondazioni partecipate, nate per la gestione dei servizi di pubblica utilità e divenute, talvolta, soggetti di grandi dimensioni.