Poggibonsi è la nostra città e noi ne avremo cura. In campo ci sono visioni opposte
Ci siamo: siamo arrivati al momento della urne.
Abbiamo fatto una campagna elettorale contraddistinta dalla partecipazione, dall’ascolto, dalla ricerca di ogni realtà in cui era necessario andare: il nostro programma e le nostre proposte sono davvero rappresentative. Quella che si gioca sabato e domenica è una partita tra due chiare alternative, tra noi e la destra. È una sfida tra chi difende la sanità pubblica e universalistica e chi taglia i fondi a quella stessa sanità, con spot elettorali sulle liste di attesa senza risorse; tra chi promuove le politiche abitative, anche pensando all’invecchiamento della popolazione, e chi ha già azzerato il fondo affitti; tra chi fa proposte per la città degli under 30 e chi li vede solo protagonisti del disagio; tra chi investe sulle donne, sulla loro sicurezza e autodeterminazione, e chi continua a leggere il mondo e le città attraverso lenti del secolo scorso.
Dal 22 febbraio, giorno in cui abbiamo presentato ufficialmente la candidatura, insieme al centrosinistra abbiamo portato avanti un percorso di partecipazione articolata. Tavoli settoriali, tanti incontri di strada e di quartiere per raccogliere opinioni, suggerimenti, richieste esplicite e anche critiche; molti confronti tematici con le esperienze dell’associazionismo territoriale. Così è nato “Futura: la città che verrà”, il programma elettorale in cui sono condensate idee e progetti, ma soprattutto una visione: non semplicemente una lista delle cose da fare, ma piuttosto una concezione complessiva della Poggibonsi di domani, con la voglia di alzare lo sguardo verso le sfide economiche, sociali, culturali che le più dinamiche città europee stanno sperimentando.
Ho raccolto la richiesta arrivata dal mio partito, il Partito Democratico ed ho dato la mia disponibilità a candidarmi perché questa è la mia città, una città che mi ha dimostrato negli anni sostegno ed affetto, e a questa città voglio bene. In queste settimane ho sentito spesso gli altri candidati raccontare di Poggibonsi con termini molto pesanti; io non nascondo alcune criticità che tutti siamo impegnati ad affrontare, ma vedo anche una città che ha saputo vincere sfide grandi grazie a intelligenza e impegno e credo che, quando si ha l’ambizione di governare una città, non la si denigra, la si rispetta. Poggibonsi è vivace, piena di energie, di uomini e donne che si impegnano, lavorano ogni giorno, producono, creano, pensano, generano manufatti, erogano servizi e di fronte a tutto questo serve prima di tutto rispetto.
Il rispetto e l’entusiasmo che hanno dimostrato, in questi mesi, anche i 46 candidati e candidate che compongono le tre liste della coalizione: la lista del Partito Democratico, la lista civica “Futura” e quella “Uniti per Poggibonsi”.
Al mio fianco ci sono persone per bene e motivate, in parte iscritte ai partiti e in parte provenienti dal civismo, in parte alla loro prima esperienza di impegno politico; ci sono tantissime figure ed esperienze della città, esperienze del mondo di impresa, del lavoro, della cultura, giovani, tantissime donne, tutti in campo con voglia di fare e partecipare. Una ricchezza e una generosità di cui sono grata. Abbiamo vissuto questi mesi con il sorriso, con la voglia di impegnarci insieme per una Poggibonsi futura che sia accessibile, dinamica, inclusiva, innovativa, interessata e interessante, energica, partecipata, sostenibile. Una città per tutte e tutti, di cui noi, assieme, perché siamo una comunità, avremo cura.
Ci vediamo, insieme ai candidati e alle candidate, per la chiusura della campagna elettorale, venerdì 7 giugno alle 18,30 a La Ginestra. Sarà un momento semplice per condividere quanto abbiamo fatto in queste settimane. Sorrisi, approfondimento, ascolto, incontri nella città e per la città per immaginare e raccontare, la città futura. E berremo assieme, come fa una comunità che ha condiviso, che condivide, che condividerà una visione del futuro.