Oggi è stata una buona giornata. Questa mattina alle 6.30, partendo per Roma, avevo una grande angoscia dentro: il clima dei nostri iscritti, i circoli, la voglia di mandare tutti a casa…la rabbia di tutti coloro che hanno creduto nel progetto del PD…mi chiedevo come sarebbe andata, se saremmo stati in grado di dirci in faccia cosa stava accadendo, di trovare la strada per dare uno sbocco sano alla rabbia.
L’assemblea nazionale è stata una cosa vera, nessuno sapeva fino in fondo quali sarebbero stati i numeri e come ne saremmo usciti. Il dibattito reale, franco, con tante ragioni da entrambe le parti (chi chiedeva primarie e congresso subito e chi invece sosteneva la strada dell’elezione oggi di un segretario, l’azzeramento degli organismi, l’avvio del congresso).
Ha prevalso la seconda strada con una larghissima maggioranza, ed io credo che sia stato un bene.
L’unica certezza che io avevo era l’impossibilità di tenere aperta ancora a lungo una situazione indefinita…
Dario Franceschini ha detto cose molto importanti per le mie convinzioni sul partito, sulla laicità dello stato, sl testamento biologico, sul Paese…spero solo che sia coerente e che lavori davvero per quello che ha detto.
Oggi il nuovo segretario ha aperto una porta nuova. Il PD non è morto e può riprendere davvero la sua strada. Spero con tutto il cuore che sia anche stata posta la pietra tombale suo ruolo che troppi “capetti”, o capocordata nazionali e …locali hanno avuto dentro al PD in troppe occasioni.
La strada è tracciata e condivisa…adesso non possiamo più perderci.
Auguri a Dario e a tutti noi.
Susanna
Forse perchè a Roma non c’ero (non sono dell’assemblea nazionale) e come me tanti altri democratici e democratiche, ma a me sembra che i presupposti delle dimissioni di Veltroni, quelli interni al Partito democratico, non si siano di colpo disciolti perchè si è arrivati all’elezione di Franceschini.
Ma quante volte è successo così in questi ultimi anni? Quanti leader si sono succeduti in breve tempo? E quali tristi relazioni si sono consumate all’interno del partito democratico?
A me sembra che tutto venga deciso a Roma come fatto proprio del Partito centrale ben diversamente da ciò che avviene nei territori. Ripenso all’incontro con Veltroni a Poggibonsi per esempio, dove l’abbiamo incitato tutte/i a continuare nonostante le diffcoltà che già erano palesi ben prima delle elezioni in Sardegna.
Non può pagare e togliersi di mezzo uno solo…ce ne sono molti altri che dovrebbero farsi da parte ed invece continuano a fare i “capetti” come li chiami tu, ora più che mai silenti!
Non riesco ancora a guardare avanti ma sicuramente è “colpa” mia. Sono una piccola militante e mi manca la lungimiranza di chi sta “in mezzo”.
Mi spiace.Un abbraccio
Antonia Banfi
Non sò più che dire, ma penso che siamo entrati in un circolo vizioso, penso che molti elettori sentono già la mancanza di un vero partito di sinistra che faccia le cose per gl’ellettori di sinistra e dia una scossa a questo andare avanti per forza d’inerzia dietro a quel mostro di arcore. Non voglio credere che anche a Firenze non si è riusciti a trovare un aspirante Sindaco con un minimo di credibilità con un pò di vera passione Fiorentina qualcuno che faccia sentire le persone orgogliose d’essere di sinistra, ma non per la storia ma per il futuro. Renzi è la brutta copia di un qualsiasi ministro del pdl, non mi piace e come a me non piace a molti, prevedo che alla fine anche Firenze si tirerà la zappa sui piedi, la gente è stanca e con questa situazione economica è anche stufa d’essere presa in giro, in questa situazione la sinistra dovrebbe trovare consensi senza tanti problemi e invece!!
saluti