Oggi sarò, insieme ai colleghi della commissione agricoltura, al Vinitaly, al Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona fino al 10 aprile. Il vino è un settore in forte crescita. Come dimostrano i dati Ismea, l’Italia del vino conferma nel 2018 il suo ruolo di leader mondiale nella produzione e consolida la posizione di esportatore. L’export è cresciuto del 3,3%, con un giro di affari di 6,2 miliardi. Il nostro Paese produce 55 milioni di ettolitri con un incremento del 29% su base annua, di cui quasi 20 milioni venduti all’estero. A trainare le esportazioni del settore nel 2018, precisa Ismea, sono stati i vini Dop con un aumento del 13% in volume e del 12% in valore, a fronte di una battuta d’arresto degli Igp (-23% le quantità e -15% il giro d’affari) e di volumi inferiori per i vini comuni (-22%). Anche sul fronte dei consumi interni, i vini e soprattutto gli spumanti fanno registrare un andamento positivo, essendo stati tra i pochi prodotti che hanno mostrato, nel 2018, un deciso segno più negli acquisti delle famiglie, con +5,4% la spesa degli spumanti e +4,6% i vini fermi. Un settore che oggi, anche in vista della Brexit, è necessario tutelare con misure per garantire la continuità del solido rapporto di collaborazione e scambi commerciali” che lega l’Italia alla Gran Bretagna, senza dimenticare di salvaguardare le produzioni agroalimentari. In questi anni come Pd abbiamo lavorato per la promozione dell’economia del vino, arrivando all’approvazione del testo unico sulla coltivazione della vite e la produzione del vino. Un’unica norma che regola tutte le attività legate alla coltivazione, alla produzione e al commercio del vino. Un risultato che è frutto di un lungo lavoro che ha prodotto un testo di 90 articoli, condiviso con tutta la filiera vitivinicola italiana. Come importante è stata l’attività svolta nel campo della lotta alla contraffazione. Lotta contro cui non deve mai essere abbassata la guardia, per questo insistiamo sulla necessità di dare piena applicazione alla legge contro il caporalato e per attivare tutti gli strumenti di valorizzazione e recupero dei vitigni autoctoni e accrescere il valore di mercato dei tanti splendidi vini italiani.