Per discutere dei documenti e dei regolamenti sul futuro della politica agricola comunitaria, sono moltissime le occasioni in campo promosse da istituzioni e mondo agricolo. È evidente che l’interesse è molto alto. Le incognite sulla nuova programmazione sono molte. Riguardano i tempi, visto che tra poco si scioglierà l’assemblea di Bruxelles ed il voto sarà rinviato al nuovo Parlamento, così come i tempi di uscita della Gran Bretagna con la Brexit che vedono ballare 12 miliardi nel bilancio della Pac.
Venerdì scorso sono stata a un incontro con il mondo agricolo, promosso dalla CIA a Donoratico per fare il punto sulla PAC 2014/2020 e accennare alle proposte per la riforma post 2020. Il secondo appuntamento si è svolto a Bucarest che ha ospitato la Conferenza interparlamentare sulla Politica Agricola Europea, dove sono stata chiamata a rappresentare la Commissione Agricoltura della Camera. Insieme a 50 deputati provenienti da tutti i paesi europei ci siamo confrontati su temi importanti: dal budget agricolo al quadro finanziario, fino agli indirizzi sulle politiche agricole. Nel mio intervento svolto nella sessione sulle politiche per tutelare le piccole aziende agricole, mi sono concentrata brevemente sulla necessità di cogliere la sfida ambiziosa di una piccola e media agricoltura moderna, innovativa e sostenibile ambientalmente e socialmente. Mi sono espressa favorevolmente per i tetti massimi e la rimodulazione dei pagamenti del primo pilastro, in modo da garantire maggiore equità nel mondo agricolo. Ho sottolineato l’esigenza di raccogliere l’allarme lanciato della Fao, che ci mette in guardia rispetto all’ulteriore erosione della biodiversità e ho detto con forza che occorre applicare fino in fondo la direttiva contro le pratiche sleali. Ho spiegato che è importante garantire la partecipazione delle Regioni nella redazione del piano strategico e ho chiarito che bisogna tenere conto degli indicatori multipli nei pagamenti, perché un ettaro in pianura e intensivo e un ettaro in montagna con agricoltura o zootecnia estensiva non sono la stessa cosa. Ho ricordato che le piccole imprese agricole non sono solo quelle guidate dai giovani, ma che giovani e donne oggi sono spesso alla guida delle imprese più innovative, spesso biologiche, e competitive.
Clicca qui per vedere il mio intervento alla Conferenza interparlamentare sulla Politica Agricola Europea di Bucarest (all’ora e 25 minuti del video, 1.25)
Clicca qui per vedere il mio intervento all’incontro con il mondo agricolo promosso dalla CIA a Donoratico
Qui è possibile scaricare il Dossier della Riunione interparlamentare sulla politica agricola comune e la politica di coesione di Bucarest