L’agricoltura può e deve essere il fulcro di una transizione ecologica, di nuovi paradigmi verso modelli di crescita sostenibile. Le innovazioni tecnologiche devono essere al servizio di questo percorso, difficile, ma ricco di opportunità. Su questo asse si è sviluppata la due giorni Agrifood Next, l’evento organizzato da Prima e Qualivita, svoltosi nei giorni scorsi a Siena. Molti gli spunti, le proposte. Stimoli arrivati dal mondo delle imprese agricole, della ricerca, dei decisori. Nella mia tavola rotonda ho potuto anche sottolineare come l’agroalimentare ha resistito meglio di altri comparti agli sconvolgimenti della crisi iniziata nel 2008, e le potenzialità per le nostre produzioni siano ancora elevatissime. Ci sono gap infrastrutturali che dobbiamo colmare. Il Blockchain, l’uso di nuove tecnologie per la tracciabilità, innovazione dei macchinari e delle tecniche di produzione, possono essere strategici per sistemi agricoli ed ambientali più resistenti e resilienti nei confronti dei mutamenti climatici, e contestualmente per attività agricole più redditizie. La politica e le istituzioni – devono avere visioni e strategie chiare e compiere scelte verso la sostenibilità ambientale che non è una delle strade per il futuro, ma la strada indispensabile.
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