Costi dell’energia e delle materie prime, prezzi senza controllo, blocco della fornitura di cereali e fertilizzanti stanno producendo conseguenze pesanti in un tempo che, con importanti risorse e strumenti, avremmo potuto dedicare alla ripartenza. Oggi invece, davanti a noi, c’è il rischio di un’esplosione violenta della povertà alimentare a livello globale e della scomparsa di imprese e filiere.
Per noi del Partito democratico ci sono due grandi questioni di fondo che restano fondamentali. La prima è la tempestività dei provvedimenti, ancora troppo rallentati dalla pesantezza burocratica che ad oggi vede settori, come la pesca, ancora in attesa della liquidazione degli aiuti. La seconda è la rotta, la visione strategica del nostro sistema agricolo-alimentare. Chiediamo tutta la flessibilità che serve a Pac e PNRR, ma guai ad abbandonare l’orizzonte della qualità e della sostenibilità delle produzioni agricole di cui deteniamo la leadership. Anche per questo motivo, nei giorni scorsi, sono intervenuta in Aula per dichiarare il mio voto favorevole alla mozione di maggioranza in sostegno al settore agroalimentare.