#Agricoltura: in commissione la risoluzione per tutelare la filiera olivicola nazionale nel Coi

 

Tutelare la filiera olivicola nazionale, attuare il ricambio della governance del Consiglio oleicolo internazionale nel rispetto degli accordi internazionali sanciti da tempo e promuovere la designazione di un rappresentante italiano come direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale. Sono questi gli impegni contenuti nella risoluzione che ho presentato la scorsa settimana in Commissione Agricoltura.  Sul tema era già intervenuto con una interrogazione il collega Pd Critelli, alcuni mesi fa, e il Governo aveva risposto garantendo un impegno per una guida italiana. Impegno che vorremmo però vedere concretamente. Il Consiglio oleicolo internazionale (Coi) è l’unica organizzazione internazionale al mondo dedicata all’olio di oliva e alle olive da tavola. Ha sede a Madrid, dove è stato creato nel 1959, si compone di 17 membri e rappresenta tutti i suoi Paesi produttori di olive da tavola e di oli d’oliva. Il Consiglio promuove lo sviluppo integrato e sostenibile dell’olivicoltura mondiale, favorisce la cooperazione tecnica internazionale e la crescita del commercio internazionale di olio di oliva e olive da tavola, incentivando il miglioramento della qualità dei prodotti e una maggiore integrazione della dimensione ambientale nelle attività del settore. Compiti fondamentali per un organismo che riunisce periodicamente i rappresentanti dei Governi dei Paesi del Mediterraneo da cui proviene il 98 per cento della produzione mondiale di olio di oliva. Proprio per tutelare l’intera filiera olivicola italiana ho depositato la risoluzione in cui si chiede al Governo di intervenire per sostenere un avvicendamento dei vertici del Coi, proponendo un rappresentante del nostro Paese come nuovo direttore esecutivo del Coi.

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