L’agricoltura italiana riparte con un nuovo ministro, nominato all’interno del Governo Letta. Sarà Nunzia De Girolamo (Pdl) a guidare il dicastero dedicato all’agricoltura già dai prossimi giorni e si troverà di fronte tante questioni da affrontare il prima possibile. Pac, documento dei saggi, Imu, sburocratizzazione.
Ci saranno da completare provvedimenti, da affrontare l’adozione della clausola di salvaguardia per le colture Ogm, che in molti, tra cittadini e associazioni, attendono con ansia. Sarà necessario, inoltre, continuare a monitorare l’applicazione delle nuove norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva extravergini, approvate nella precedente legislatura al termine di un percorso nella quale mi sono impegnata personalmente con mozioni, risoluzioni e interrogazioni per chiedere una normativa chiara a tutela di un prodotto prezioso per il nostro territorio e per tutto il Paese.
Sin dai primi mesi in cui è stata applicata la norma, approvata al fotofinish dal Governo Monti, si iniziano a intravedere gli effetti positivi: secondo la Coldiretti, infatti, nell’arco di pochi mesi si è registrato un aumento del 20 per cento dell’incasso dei produttori italiani e c’è stato anche un miglioramento nella qualità della produzione. Il caso della normativa sulla tutela della qualità dell’olio d’oliva, tesa a eliminare dal mercato i falsi Made in Italy, rappresenta un valido esempio di quanto sia importante avere un costante rapporto di confronto e di dialogo con le associazioni e con i produttori che operano nel settore agricolo. Il loro contributo in questa vicenda, così come in molte altre, è stato fondamentale e contribuisce ogni giorno a migliorare un settore che ha dimostrato di avere grandi potenzialità anche in un momento di crisi e che deve, per questo, essere valutato e promosso in misura maggiore.