Approvata risoluzione Expo “Sostenibilità, equità, spreco zero, donne e giovani: i contenuti scelti da Expo diventino nuove politiche e pratiche concrete”

Una risoluzione che impegna il Governo ad adoperarsi per trasformare le conoscenze che scaturiranno da Expo 2015 e i contenuti della “Carta di Milano”, in azioni concrete nelle politiche nazionali, locali e in accordi  internazionali. Il testo, a prima firma della parlamentare toscana del Pd Susanna Cenni e sottoscritto da deputati della commissione agricoltura della Camera, dagli esponenti Ecodem e da deputati lombardi, è stato approvato oggi, mercoledì 6 maggio in commissione agricoltura. Al centro del testo si trovano una serie di sollecitazione al Governo sui temi della sostenibilità alimentare e ambientale: dalla tutela delle sementi, al sostegno alla ricerca per modelli di agricoltura e produzione sostenibili, che prevedono minor consumo di acqua e di fertilizzanti, che fanno riferimento all’agricoltura familiare, e a pratiche utili al contrasto verso i mutamenti climatici; dal sostegno alle filiere per combattere lo spreco alimentare, fino alla promozione di percorsi educativi sull’alimentazione e al sostegno alle donne e ai giovani in agricoltura, quali straordinari motori del cambiamento.
“L’approvazione da parte della commissione, giunta dopo molti mesi dalla presentazione del testo, è un passo in avanti importante – spiega Cenni – che va nella direzione di una maggiore consapevolezza sui temi dell’alimentazione, dell’innovazione e della ricerca di soluzioni per un futuro sostenibile, un futuro che è già qui. Expo deve diventare un passaggio che segna un cambio di fase, di paradigma, di pratiche e di politiche in relazione alla produzione e all’accesso al cibo per tutti. Il successo in termini di partecipazione di questi primi giorni dimostra che c’è bisogno e un forte desiderio di approfondire e conoscere queste tematiche, e di farle diventare un passaggio dopo il quale non si torna indietro. Expo è una vetrina mondiale per confrontarsi sulle idee, ma dobbiamo fare uno sforzo ulteriore, in parte chiesto anche dai movimenti critici nei confronti dell’evento, e dare concretezza alle strategie future con impegni precisi, altrimenti perderemo una occasione straordinaria ed irripetibile. La risoluzione chiede questo e traccia un percorso concreto per non disperdere energie, idee e competenze che in questi sei mesi confluiranno nell’evento milanese”.

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