#AsteDoppioRibasso: ok della Camera a pdl n. 1549. Cenni: “Filiere agricole più trasparenti e più giuste”

aste favorevoli

“Tre per due, sottocosto, offerte specialissime …cosa succede quando il prezzo è troppo basso? È normale che una passata di pomodoro costi 30 cs sullo scaffale di un supermercato? ed il pecorino romano solo pochi euro al Kg? la risposta è molto semplice: NO. Cosa c’è allora dietro a prezzi troppo bassi? In alcuni casi è lo smaltimento di scorte, sono occasioni buone per il consumatore, ma spesso purtroppo c’è altro. Ci sono speculazioni e prove di forza da parte dei soggetti più forti della filiera agroalimentare, ci sono aste elettroniche assai opache che investono sul massimo ribasso e rilanciano verso il basso. Ma se imponi un prezzo troppo basso chi paga? se strozzi l’agricoltore, dove si taglia? spesso purtroppo sul lavoro o sull’ambiente, o magari sulle certificazioni…o addirittura puoi arrivare a decidere di seppellire nel tuo terreno rifiuti speciali, puoi rivolgerti ai caporali, finire nelle maglie della criminalità organizzata.

Ecco di tutto questo ci siamo occupati scrivendo il testo della legge targata Pd per vietare le aste, limitare il sottocosto, sostenere le filiere pulite e trasparenti.  Un testo approvato a larga maggioranza oggi alla Camera.

Un buon lavoro in commissione, la volontà di riequilibrare la filiera, intervenire su legalità, qualità, trasparenza. Un risultato che è un nuovo tassello anche alla legge sul caporalato approvata durate il Governo del Pd.

Nella filiera agroalimentare i soggetti non hanno tutti lo stesso potere contrattuale. Il tema non nasce oggi e non riguarda solo il nostro Paese. Negli anni sono stati fatti alcuni importanti tentativi, come l’articolo 62 del 1/2012 che di fatto inizia a occuparsi di pratiche sleali. O ancora la relazione dell’autorità garante della concorrenza e del mercato che ha svolto indagini sulle pratiche sleali che determinano il sottocosto: poi nel 2017 il Protocollo voluto da Martina con la GDC. E infine la recente direttiva UE 2019/633 del 17 aprile 2019 in materia di pratiche commerciali sleali, che individua una precisa casistica e che fa riferimento sia al tema delle aste che al sottocosto. Il nostro testo di legge è un testo agile, che si è intrecciato con l’importante lavoro svolto sulla direttiva pratiche sleali (che dovremo recepire) e con l’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della legge sul Caporalato, anch’essa richiesta dal Pd.

Non c’è alcuna visione punitiva nei confronti della Gdo che anzi, in alcuni casi ha promosso importanti iniziative, ma la nostra iniziativa si muove su pochi punti molto chiari: lo stop alla pratica delle aste per gli approvvigionamenti agroalimentari, la limitazione del sottocosto, il sostegno nella valorizzazione delle filiere “etiche” e trasparenti che investono su lavoro pulito e contrattualizzato, sulla sostenibilità e sulla qualità.  Non conteniamo il mondo, ma non ci rassegniamo nemmeno a un’alzata di spalle e ad un ‘è il mercato bellezza’. Proviamo a dare messaggi chiari al mondo agricolo, a chi lavora in agricoltura e ai consumatori tutti su valore del cibo. “Mangiare è un atto agricolo” sosteneva Wendell Berry, scrittore, saggista e contadino del Kentucky, lo diceva per ricordare che un cittadino consapevole deve sapere che l’alimentazione e l’ultimo passo di un intero ciclo che parte dalla semina, attraversa la coltivazione, la raccolta, la trasformazione, la distribuzione, la pubblicità. Questi passaggi rappresentano anche costi, secondo noi insopprimibili, come la fatica degli agricoltori e la dignità del lavoro, la qualità del cibo e dell’ambiente …e qui non si tratta solo di prezzi e di economia, ma anche della qualità della nostra democrazia. In un tempo così pesante, con una nave fuori da Lampedusa, con il rischio di chiusura dell’Ilva, oggi una buona notizia serviva a tutti

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