Avviso ai naviganti: verso il voto..sarà tempesta, ma siamo pronti a salpare

281 si, 77 contrari, 140 astenuti. Questo il risultato al voto di fiducia sul decreto legge che interviene in materia di finanza e funzionamento degli enti locali. Ricordo che la Camera conta 615 componenti. Questo il dato di ieri, dopo aver avuto il medesimo comportamento al Senato sul decreto sviluppo, il Pdl ha deciso di sfilarsi dal quel patto, compiuto un anno fa per salvare il Paese dal precipizio. Tutto ciò avviene utilizzando una scusa, le parole critiche di Passera sulla notizia del ritorno di Berlusconi. In realtà la concomitanza è con l’approvazione da parte del consiglio dei ministri del provvedimento sull’incandidabilità dei condannati.
“Lui” torna, “loro” tutti (o quasi) di nuovo alla corte del capo. L’ordine e’ di staccare la spina, di evitare che una tornata di elezioni regionali (Lazio) con un risultato disastroso per il Pdl, contribuisca alla evanescenza definitiva del partito “del capo”.
L’ordine è di mutare rotta velocemente, far saltare ogni possibilità di giungere a una nuova legge elettorale per controllare il controllabile e tenere così buoni i parlamentari del Pdl, ed avviare una durissima campagna elettorale nei giorni in cui i cittadini italiani pagheranno la seconda rata dell’Imu. Una campagna elettorale ancora una volta all’insegna della demagogia, delle tasse da cancellare… E se tutto questo da circa 24 ore ha nuovamente visto in risalita lo spread e le fibrillazioni in Europa..chissenefrega. Eccoli gli statisti, gli uomini responsabili che ieri hanno sciorinato i dati della crisi, della disoccupazione, delle imprese e della pressione fiscale…rimuovendo dalle loro vesti, e dalla loro memoria, gli atti e le scelte che hanno condotto il Paese in questa situazione, criticheranno l’Imu, dopo aver abolito l’Ici e gettato nei guai i Comuni; criticheranno la pressione fiscale dopo aver determinato la sua crescita e costruito l’ipoteca sull’Iva con la clausola di salvaguardia….e le parole indimenticabili sui ristoranti pieni e le liste di attesa per gli aerei.
Questo avverrà, nel disperato tentativo di arginare una sconfitta rovinosa. Sentiremo ancora parole, promesse, toni violenti…verso un probabile voto ipotizzato da molti il 10 marzo.
Noi dovremo dire parole vere. Niente favole, come Bersani ha detto con chiarezza. Un lavoro assiduo di confronto con i cittadini e con le cittadine, come Bersani e Renzi hanno splendidamente fatto in questi mesi. “Voi continuate pure a parlare di cieli azzurri e soli in tasca…noi parleremo il linguaggio della verità: moralità e lavoro..”.
Tutti ai posti assegnati, si parte, e il mare sarà in tempesta..ma questo Paese va condotto in salvo.

Susanna Cenni

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