Non è mai facile affrontare il fallimento di un’azienda. Soprattutto se a fallire è una banca. Torno a intervenire sulla questione banche per continuare ad aggiornarvi. Nelle scorse settimane ho ricevuto mail e incontrato molte persone che, anche nel nostro territorio, hanno perduto i loro risparmi nell’azzeramento di azioni e obbligazioni subordinate della “vecchia” Banca Etruria. Comprendo che quelle obbligazioni gli siano state presentate, in molti casi, come un investimento sicuro e non come capitale a rischio. In questi giorni, e nelle lunghe ore della maratona per l’esame della Stabilità in commissione bilancio, abbiamo sollecitato il Governo e chiesto azioni e misure in grado di ridurre gli effetti negativi del processo di risoluzione sulla componente socialmente più debole degli investitori coinvolti, che senza dubbio hanno agito senza la necessaria consapevolezza del livello di rischio. E i primi risultati sono arrivati. In Stabilità è stato istituito un Fondo di solidarietà con una dotazione di 100 milioni di euro a favore degli investitori che è alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, quindi senza alcun costo di sostegno da parte dello Stato. Il Fondo andrà a favore di persone fisiche, imprenditori, coltivatori diretti o imprenditori agricoli che detenevano obbligazioni e strumenti finanziari emessi da Cassa di risparmio di Ferrara spa, Banca delle Marche spa, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Cassa di risparmio della Provincia di Chieti spa. Sempre in sede di approvazione della Legge di Stabilità, il governo ha accolto un ordine del giorno presentato da Walter Verini e che ho sottoscritto insieme ad altri deputati toscani, abruzzesi, ferraresi marchigiani e umbri a integrazione del Fondo per risarcire i risparmiatori. Il testo impegna il Governo a reperire ulteriori risorse per il risarcimento degli obbligazionisti e piccoli azionisti, nel caso in cui i cento milioni di euro stanziati nella Legge di stabilità 2016 non fossero sufficienti. In questo modo si potrà garantire massima tutela degli investitori ma soprattutto si potrà, anche attraverso la commissione di inchiesta che è stata istituita, accertare i fatti e le responsabilità in modo da creare le condizioni per edificare un sistema bancario che possa realmente svolgere il suo ruolo: erogare il credito per aziende e famiglie e concorrere così alla crescita economica del Paese.