“Anche i dati ripresi oggi, a Roma e a Siena – spiega Cenni – fotografano un giro d’affari dell’illegalità con numeri allarmanti: il 76% dei prodotti contraffatti è concentrato nelle voci di spesa per abbigliamento e accessori, prodotti audiovisivi (cd e dvd), prodotti alimentari e bevande. L’abusivismo costa 17,2 mld e ogni anno c’è il rischio concreto di una perdita complessiva di 70 mila imprese. Pesantissime sono le cifre relative al falso made in Italy nel campo agroalimentare”.
“Un fenomeno preoccupante anche nel nostro territorio – conclude Cenni – come dimostrano le truffe su uno dei prodotti d’eccellenza, come l’olio extravergine di oliva che ha visto pesantissimi sequestri in terra di Siena. Anche gli interventi di questa mattina ci hanno confermato che le norme ci sono e sono buone norme, ma che resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione e dell’ informazione ai consumatori a partire da etichettatura e tracciabilità. Tra le buone notizie, lo scorso 25 settembre la Camera ha approvato la costituzione della Commissione d’indagine contro la contraffazione, anche per la XVII° Legislatura. Già nella XVI° il lavoro svolto aveva consentito buoni risultati. Oggi è stato inserito anche il commercio tra i settori da monitorare. L’auspicio è che la commissione possa insediarsi e cominciare a lavorare prima possibile, a sostegno e protezione del made in Italy e, quindi, dell’intero sistema Italia”.