Bilancio Ue – Susanna Cenni (PD): GREEN NEW DEAL IMPOSSIBILE SE AGRICOLTORI PENALIZZATI

“Inizia oggi il negoziato per trovare un accordo sul nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Ue. Ieri le Camere ne hanno discusso chiedendo impegni importanti al Presidente Conte. La Brexit contribuirà pesantemente ad un taglio significativo, ma c’è un altro tema su cui lavorare attentamente: Le risorse destinate alla Pac. Nel piano del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, si propone lo spostamento di risorse dalle politiche agricole ad altri capitoli. E’ giusto ricordare che gli agricoltori sono la prima fondamentale garanzia necessaria per una vera svolta green. Due terzi del territorio Italiano è rappresentato da aree interne e rurali, un quarto della popolazione italiana vi risiede. Il 20 per cento a livello Europeo. La sicurezza alimentare, la qualità e la tracciabilità del cibo, il presidio di territori a rischio idrogeologico sono garantiti dagli agricoltori e dalle loro imprese. Il Pd chiede un impegno forte al nostro governo in ogni sede negoziale affinché non ci siano tagli su pagamenti diretti e sviluppo rurale, ed affinché le imprese agricole siano riconosciute protagoniste della transizione ecologica con adeguati strumenti e finanziamenti”. Lo dichiara la deputata democratica Susanna CENNI, vicepresidente commissione Agricoltura e responsabile dipartimento agricoltura Pd.

One thought on “Bilancio Ue – Susanna Cenni (PD): GREEN NEW DEAL IMPOSSIBILE SE AGRICOLTORI PENALIZZATI

  1. Cara Susanna, come Coalizione #CambiamoAgricoltura condividiamo la difesa del bilancio UE destinato alla PAC, ma solo ad alcune condizioni in grado di assicurare una più equa distribuzione delle risorse e un loro utilizzo più efficace in risposta alle gravi crisi ambientali, sociali ed economiche in atto e che interessano il settore primario. Comprendiamo l’esigenza di una forte difesa delle risorse, ma dal una forza politica come il PD ci aspettiamo chiarezza sulla necessità di una riforma della PAC che giustifichi ancora l’impegno del 38% del budget UE per l’agricoltura europea. Non possiamo condividere l’idea che non può esistere la sostenibilità ambientale dell’agricoltura senza una sostenibilità economica, è esattamente vero il contrario. Secondo questo principio, da tutti rilanciato nei commenti sul negoziato sul budget (in questo non vi è alcuna distinzione tra PD, Italia Viva e Lega..!), non sarebbero accettabili maggiori impegni ambientali con una riduzione delle risorse. Sappiamo tutti bene che il problema da risolvere è l’iniqua distribuzione delle risorse della PAC per effetto dei titoli storici, senza voler svilire l’importanza di difendere il budget della PAC. Non si comprende davvero perché solo gli impegni ambientali dovrebbero essere subordinati al mantenimento delle risorse, inconsapevoli che le crisi ambientali sono oggi la vera emergenza per la sostenibilità dell’agricoltura. Dal PD accanto ad una condivisibile difesa del budget della PAC ci attendiamo parole altrettanto chiare sulla riforma della PAC, sulla cancellazione dei titoli storici, sulla maggiore premialità del biologico rispetto ad altri modelli di agricoltura oggettivamente meno sostenibili. Ci attendiamo anche un impegno serio per la rapida approvazione della Legge sul biologico oggi ferma al Senato, bloccata da emendamenti in prevalenza a firma di Senatori PD che sviliscono il valore di questa nuova normativa essenziale per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Coerenza e maggiore coraggio a sostegno di un nuovo paradigma per l’agricoltura europea e italiana, questo ci aspettiamo dal PD.

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