La notizia dell’approvazione in via definitiva al Senato, praticamente all’unanimità, della proposta di legge sull’agricoltura biologica ci rende davvero felici: da tre legislature il mondo agricolo attende una norma in materia, adesso finalmente è arrivata.
Il voto unanime alla Camera è stato un segnale molto forte per chi attendeva da tempo questa legge: 90.000 imprese, tanti consumatori, cittadini, comunità locali. E un segnale altrettanto forte a coloro che l’hanno ostacolata: ancora una volta il Parlamento ha esaminato un testo ed esercitato ascolto e senso di responsabilità, correggendo in modo condiviso un passaggio che poteva creare fraintendimenti. Quella che abbiamo approvato è una cornice attesa da 13 anni e che ha sempre visto il Pd in prima fila: in questa legge si riordinano competenze, si riconosce e favorisce la nascita di ulteriori biodistretti, si istituisce un marchio nazionale come elemento di distinzione e competitività, si prevede un piano di azione a sostegno del settore, interventi per la ricerca e per la produzione delle sementi bio. Abbiamo un testo importante che può consentire di accrescere ancora di più la nostra competitività, secondo criteri di agroecologia. Un testo che risponde a piccole realtà e a prestigiose e moderne imprese, che guarda al futuro e alle novità delineate dal Green Deal. Mi auguro che sapremo tutti lavorare per la piena attuazione, nell’interesse dell’agricoltura e dei consumatori.