“I due casi di caporalato scoperti nei territori comunali di Monteverdi Marittimo e Pomarance confermano, ancora una volta, quanto il fenomeno non sia diffuso solo in alcune zone del Paese. È urgente la piena applicazione della legge 199 del 2016, anche affrontando i punti che, oggi, risultano poco attuati evidenziando criticità tecniche. L’unica cosa che non possiamo permetterci è abbassare la guardi”. La vicepresidente della Commissione agricoltura Susanna Cenni commenta così i due casi di caporalato scoperti dai carabinieri del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro. Un intervento, quello di Cenni, che arriva proprio nel giorno in cui è ricominciata l’indagine conoscitiva delle Commissioni agricoltura e lavoro della Camera con le audizioni dei rappresentanti del mondo agricolo.
“Un percorso utile – sottolinea Cenni – che ci servirà per affrontare i nodi non risolti e migliorare l’attuazione della legge. Ci auguriamo che il Governo metta in atto gli impegni che ha dichiarato di voler assumere, a partire dal rafforzamento delle dotazioni di personale in capo agli ispettorati e all’INPS. È necessario, inoltre, incoraggiare tutte le azioni a sostegno delle imprese che scelgono contratti trasparenti, a tempo indeterminato, per i lavoratori. La nostra agricoltura è costituita da un tessuto di imprese sane che investono sul lavoro e sull’ambiente. Ma anche i casi emersi oggi nella provincia di Pisa sono là a dimostrarci che il fenomeno del caporalato è ancora presente e diffuso. Nessun passo indietro, dunque, piuttosto dobbiamo continuare a combattere una piaga che sfrutta gli esseri umani e danneggia le imprese che operano nel rispetto delle norme”.