Caso Buscemi Cenni (Pd): “Il Governo si occupi del caso e tuteli le associazioni impegnate contro la violenza e la Casa delle Donne”

Il caso di Andrea Buscemi, attuale assessore alla cultura del Comune di Pisa condannato dalla Corte d’Appello a risarcire la sua ex compagna per le azioni di stalking subite, arriva in Parlamento con un’interrogazione presentata dalla parlamentare del Pd Susanna Cenni, sottoscritta anche dai colleghi Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti. Nel testo, rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, si chiede al Governo di occuparsi del caso, alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Buscemi che, secondo la stampa, avrebbe minacciato di non erogare contributi alla Casa delle Donne di Pisa. Le interroganti ripercorrono la vicenda e sottolineano la singolarità del caso Buscemi e chiedono al Governo e al Sottosegretario alle pari opportunità di tutelare l’autonomia delle associazioni impegnate contro la violenza sulle donne, come la Casa delle Donne di Pisa che, dopo aver richiesto, come tante altre associazioni e persone, le dimissioni di Buscemi è stata minacciata di vedersi bloccati i contributi da parte del Comune di Pisa.

“Nei giorni scorsi nella sede della Casa delle Donne c’è stata anche un’effrazione – ha spiegato Susanna Cenni – Siamo di fronte a un clima molto pesante e anche per questo riteniamo che chi nel Governo si occupa di pari opportunità debba scendere in campo. Le dichiarazioni dei giorni scorsi dell’assessore nei confronti della Casa delle Donne rappresentano un atto grave, che potrebbe preludere a possibili comportamenti discrezionali legati alla propria vicenda personale e giudiziaria nella concessione di contributi pubblici”. “Contro la nomina di Andrea Buscemi ad assessore si sono mobilitati cittadini, associazioni e buon parte dell’opinione pubblica non soltanto a Pisa ma in tutta Italia – ha ricordato Cenni – A luglio scorso sono state consegnate al Sindaco di Pisa Michele Conti ben 37mila firme in cui si chiedevano le dimissioni di Buscemi. Una richiesta appoggiata da molte associazioni tra cui la Casa delle Donne di Pisa, che ha promosso numerose iniziative per sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica sulla vicenda. E proprio per punire l’associazione femminile, che fin dal 1990 si batte contro la violenza sulle donne, risulterebbe che Buscemi sia intervenuto pubblicamente, chiedendo la sostituzione degli attuali vertici della Casa delle Donne di Pisa e minacciando il blocco dei contributi previsti per l’attività sociale e il supporto logistico dell’associazione”.

“Una minaccia grave che è evidentemente specchio di uno stile – conclude Cenni – “Risulta poi abbastanza incomprensibile il fatto che il Sindaco di Pisa fino a oggi abbia mantenuto una posizione di neutrale compiacenza, dimostrando di non volere affrontare in maniera seria questa gravissima situazione nonostante una richiesta bipartisan di dimissioni emersa da donne di tutte le aree politiche. Io e la mia collega Ciampi, dopo questa ultima vicenda ci siamo sentite di andare oltre alla nostra vicinanza alle donne pisane, alla Casa delle Donne e alle vittime di stalking e violenza, portando la questione in Aula e chiedendo al Premier Conte di fare luce sulla situazione e intervenire sulla vicenda per tutelare il ruolo delle istituzioni, che devono rappresentare un fondamentale presidio a difesa dei diritti di tutti i cittadini, delle donne quotidianamente impegnate contro la violenza, e soprattutto di tutte le donne vittime di stalking e violenza. Non è accettabile che in una democrazia come la nostra si veicolino messaggi e valori che rischiano di azzerare un lavoro faticoso ed impegnativo di legislatori, di donne e di forze da sempre impegnate per l’evoluzione civile di questo nostro Paese”.