“L’iniziativa presentata a Roma non può che essere apprezzata. Non mancherò di aderire all’invito alla mobilitazione che ne deriva. Tuteliamo la nostra agricoltura, difendiamo la biodiversità e sventiamo il gioco che punta solo al monopolio nel mercato delle sementi”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera, commenta i risultati del Rapporto Globale dei cittadini sugli Ogm, curato da Navdanya international, l’associazione per la tutela della biodiversità fondata dalla nota ambientalista indiana Vandana Shiva, presentato nei giorni scorsi a Roma.
“Il Rapporto sugli Ogm – prosegue Cenni – che raccoglie e sintetizza in un dossier unico centinaia di ricerche scientifiche, di analisi e di esperienze sul campo condotte in tutto il mondo da scienziati, associazioni e comunità locali, che vanno dal Centre for food society di Washington al Navdanya International fino al Millennium Institute, avvalendosi delle competenze dei docenti delle più importanti università internazionali, come Berkeley e la British Columbia University è un utile strumento da usare e da far conoscere. Si tratta di una occasione importante, utile a rilanciare l’impegno, ad acquisire ulteriori dati e a divulgare informazioni tra i cittadini del nostro Paese. Penso infatti che ogni ulteriore contributo e ogni competenza siano alleati fondamentali per non abbassare la guardia sui danni irreparabili che l’ingresso di semi e di produzioni geneticamente modificate potrebbero produrre nella nostra agricoltura”.
“Chi è impegnato da anni nella tutela delle nostre produzioni da possibili contaminazioni Ogm – continua Cenni – non è sorpreso dai dati illustrati nel meeting romano, che riassumono in maniera scientifica, chiara ed evidente come a beneficiare dell’utilizzo degli Ogm non possano essere gli agricoltori e certamente non gli agricoltori italiani, che non hanno ricevuto nessuno dei vantaggi promessi dalle multinazionali. Il dossier, infatti, è riuscito, attraverso una corposa documentazione, a smascherare le false promesse delle grandi multinazionali delle sementi Ogm che, oggi si trovano in una condizione di monopolio assoluto di cui ci siamo occupati, in questi mesi, anche nei lavori della commissione agricoltura della Camera”.
“Alla luce dei dati presentati – conclude Cenni – ritengo utile e consiglio al Ministro Saverio Romano e ai suoi collaboratori di esaminare attentamente il dossier, affinché l’Italia si convinca definitivamente della necessità di tutelare la propria agricoltura investendo su politiche e provvedimenti che abbiamo come obiettivi la salvaguardia e il recupero della biodiversità agricola ed alimentare. Le nostre politiche agricole dovrebbero, contenere indirizzi finalizzati agli investimenti, alla ricerca e al trasferimento di pratiche agricole innovative e ecosostenibili, che portino alla selezione naturale delle sementi, alla difesa e alla valorizzazione della biodiversità. Importante, inoltre, diventa l’impegno sul versante europeo: molte regioni italiane da tempo lavorano per negoziare e non chiudere il confronto con le istituzioni europee e per una Europa libera da Ogm. In questa direzione è importante che il nostro Paese proceda nell’adozione della clausola di salvaguardia, già richiesta da molte Regione, per vietare sul territorio nazionale la semina e la produzione di colture Ogm”.