Accanto ai lavoratori di Rcr in questo momento di grande incertezza

“Esprimo la mia più grande preoccupazione, a soli due anni dall’accordo firmato nel 2007 dal management di Rcr Cristalleria italiana, complice l’esplosione della crisi a livello globale, per la situazione di incertezza e precarietà che i lavoratori dell’azienda vivono ormai da tempo”. Lo dice Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico, che questa mattina, lunedì 15 giugno, ha preso parte al presidio organizzato dai lavoratori della ex Calp in piazza Duomo a Siena.

“La ripresa in due anni, come previsto dal piano industriale, non c’è stata e oggi ci troviamo di fronte ad una situazione potenzialmente drammatica, acuita da un quadro già pesantissimo per la Valdelsa e per tutto il Paese. I lavoratori – dice Cenni – a cui esprimo tutta la mia solidarietà, hanno il diritto di consocere prima possibile la posizione ufficiale dell’azienda e i progetti che questa intende mettere in campo per il futuro, confrontandosi con la Rsu e le organizzazioni sindacali. Mi auguro vivamente che l’azienda possa tener fede agli impegni presi nel 2007 o, in caso contrario, dia conto del proprio operato non solo ai dipendenti, ma anche alle istituzioni locali e regionali, che hanno supportato con impegno e risorse il percorso di rilancio industriale della ex Calp”.

“Sono certa – prosegue la parlamentare – che una volta insediato il nuovo presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, saprà seguire con attenzione, insieme a tutti i Comuni della Valdelsa, la situazione di questa importante realtà produttiva, convocando, quanto prima, un tavolo istituzionale che analizzi il quadro di crisi e individui gli eventuali interventi da portare avanti. Siamo tutti consapevoli che sia impossibile, anche alla luce delle ultime indiscrezioni riguardo ai livelli occupazionali, fare miracoli. La crisi del camper e delle piccole e medie imprese della nostra provincia riflettono, infatti, una situazione di difficoltà generalizzata che interessa tutto il comparto manifatturiero italiano e che necessita, prima di tutto, del sostegno e di un forte intervento da parte del governo. In questo momento dobbiamo tutti fare la nostra parte, a partire dal mondo imprenditoriale che oggi è chiamato a far fronte ai propri impegni, ma domani dovrà farsi trovare preparato, quando la crisi cesserà e sarà necessario ripartire”.

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