“La normativa italiana presenta, in materia di Organismi geneticamente modificati, dei vuoti legislativi che vanno riempiti velocemente, sollecitando la ripresa di un confronto fra Stato e regioni”. E’ questo l’allarme lanciato da Susanna Cenni, deputata del Pd nel corso del seminario “Cosa sono gli Ogm? Rischi e benefici”, organizzato nei giorni scorsi dal gruppo del Partito democratico della Commissione agricoltura e al quale ha preso parte, tra gli altri, anche il genetista Marcello Buiatti.
“Il miglior modo per affrontare questioni così complesse – ha detto Cenni – è quello approfondire e confrontarsi con i dati e con le conoscenze scientifiche, economiche e normative a nostra disposizione. Il Partito democratico intende muoversi così, senza recinti ideologici e semplificazioni affrettate. Negli ultimi mesi abbiamo sentito parlare degli Ogm come la panacea per ogni male: dalla fame ai mutamenti climatici, fino all’aumento delle rese. I dati presentati nel corso di questo seminario dal professor Marcello Buiatti, invece, ci dicono che in più di venti anni sono stati pochissimi i risultati tangibili”.
“Oggi – ha continuato la deputata del Pd – a tutti noi spetta il compito di domandarci a che punto sia il nostro Paese e quali siano le reali potenzialità della ricerca, ma soprattutto dobbiamo chiederci se all’Italia serva aprire, con leggerezza, le porte ad organismi geneticamente modificati. Una cosa è certa. Prima di tutto dobbiamo difendere e tutelare la nostra biodiversità. Per questo il Partito democratico lavorerà per impegnare il governo a portare avanti un serio programma di investimenti in ricerca pubblica, unica vera garanzia ai progressi della scienza”.
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