“Un atto gravissimo, compiuto in violazione delle norme e della volontà degli agricoltori e dei consumatori italiani, che mette nuovamente in allarme l’intero comparto agricolo”. Con queste parole la deputata toscana Pd, Susanna Cenni, membro della Commissione agricoltura e il deputato Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, commentano l’azione dimostrativa dei giorni scorsi del leader degli agricoltori federati, Giorgio Fidenato, che in provincia di Pordenone, ha seminato mais Ogm davanti a 200 simpatizzanti e contestatori.
“Era già avvenuto un anno fa, e abbiamo visto quanto, anche in termini di tensione, sia accaduto. Adesso attendiamo – continuano i parlamentari Cenni e Oliverio – una risposta immediata per conoscere da parte del Ministro delle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, che domani incontrerà i parlamentari in Commissioni riunite, quali siano le sue intenzioni, quali passi intenda compiere, anche congiuntamente ai Ministri dell’Ambiente e della Salute. Il nostro Paese ha da tempo fatto la sua scelta, quella di investire sulle produzioni di qualità, biologiche e certificate. Per questo la nostra agricoltura è incompatibile con colture geneticamente modificate e con la coesistenza. A questo punto, chiediamo provvedimenti urgenti per la tutela da possibile contaminazione dell’agricoltura di quell’area, ma anche un’accelerazione della definizione di norme certe che non lascino possibile spazio ad azioni di questo genere. Il nostro invito ad assumere la massima attenzione sulle coltivazioni Ogm va anche al Ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, e a quello della salute, Beatrice Lorenzin, affinché venga tutelata l’agricoltura convenzionale e biologica e venga accelerata la procedura per attivare la clausola di salvaguardia, come altri Paese europei hanno già fatto. L’adozione di una normativa chiara in materia di Ogm è richiesta da tempo a gran voce da molte rappresentanze politiche del nostro Paese, insieme alla maggior parte dei cittadini, consumatori e agricoltori, e si rende sempre più urgente. Certezza delle norme e tutela dell’agricoltura, questo per noi ora è il primo obiettivo”.