“Ieri era il giorno dei tabacchicoltori (ricordiamo la Valtiberina e la Valdichiana con il pregiato tabacco ‘Kentucky’ che lì viene prodotto) oggi dei floricoltori, che rischiano di dismettere le proprie attività per il venir meno dell’esenzione dell’accisa sul gasolio. L’agricoltura continua a soffrire e soffre anche l’agricoltura di qualità per l’assoluta mancanza di confronto e di sostegno alla competitività, quella vera. Per questo voglio esprimere tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza agli oltre 1000 produttori della Cia, in gran parte toscani. A causa della mancanza di risposte adeguate e concrete da parte del Governo si rischia il tracollo per molte serre toscane, ligure, laziali e del sud che corrono il pericolo di chiudere i battenti”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati esprime il proprio sostegno ai produttori toscani della Cia i quali, questa mattina, si sono ritrovati sotto il Palazzo di Montecitorio chiedendo al Governo un intervento urgente, compatibile con le direttive europee, dopo il mancato ripristino della cosiddetta “accise zero” sul gasolio per uso agricolo, al quale si aggiungono alti costi produttivi e contributivi che hanno reso la situazione di molte aziende orto –florovivaiste drammatica.
“Il Governo, forse un po’ distratto dalla campagna elettorale del ministro Zaia in Veneto, – continua Cenni – nei confronti degli agricoltori continua nella sua politica del ‘prometto e non mantengo’. Questa volta tocca agli orto – florovivaisti. Noi garantiamo di continuare la lotta in parlamento, cercando di sollecitare il Ministero delle politiche agricole e forestali sul tema del caro gasolio e continuando a produrre le nostre proposte. Nei giorni scorsi abbiamo presentato un’interrogazione, a prima firma del deputato del Pd Luca Sani, nel quale chiediamo al Ministro Zaia quali provvedimenti intenda assumere per individuare una soluzione che consenta di mantenere l’esenzione di imposta per tutte le annualità e, in particolar modo, per il periodo autunno-inverno 2009-2010 e, inoltre, quali siano le proposte del Ministro per confermare in futuro l’esenzione di imposta per le coltivazioni sotto serra”.