Chiarire definitivamente la posizione del governo sulla non assoggettabilità dei fabbricati rurali all’Ici con atti legislativi che non lascino ambiti di ambiguità. E’ questa la richiesta contenuta, nell’ordine del giorno approvato oggi, giovedì 15 gennaio dall’aula di Montecitorio, accogliendo la proposta avanzata, nei giorni scorsi, dal gruppo del Partito democratico in Commissione Agricoltura e che ha come prima firmataria la deputata Susanna Cenni.
“Nell’ordine del giorno – afferma Susanna Cenni – si chiede al governo una presa di responsabilità seria e concreta, dopo che l’esecutivo ha respinto molti emendamenti presentati in tal senso dall’opposizione dichiarandoli, addirittura, ‘non di competenza dell’agricoltura’. L’applicazione di questa imposta ai fabbricati rurali si sommerebbe, infatti, alla tassazione autonoma degli immobili rurali e sta già producendo problemi su numerose aziende agricole italiane, duramente colpite dalla crisi economica generale, come denunciato in questi giorni anche dalle associazioni di categoria, a partire dalla Cia e da Confagricoltura”.
“Siamo di fronte a una ingiustizia che deve vedere azioni concrete – conclude Susanna Cenni – Del resto vanno ricordate le difficoltà in cui versano i Comuni per la mancata entrata dell’Ici con l’abolizione dell’imposta sulla prima casa, e, senza norme certe, dopo la sentenza della Corte di Cassazione, in materia di fabbricati agricoli. Finora il governo non ha mai voluto affrontare seriamente il problema dell’Ici applicato agli immobili rurali, con un silenzio incomprensibile. Adesso è giunto il momento di un impegno fattivo da parte dell’esecutivo. Ci auguriamo che, dopo l’accoglimento dell’ordine del giorno, ai principi e alla manifestazione di intenti seguano i fatti”.