Cenni, Pd: “Convenzione Istanbul: finalmente la ratifica. Finalmente l’Italia si avvia ad essere un Paese più civile. Adesso la sfida sarà la sua attuazione”

“Finalmente un passo davvero importante contro la violenza sulle donne. Un voto unanime che accolgo con grande emozione dopo anni di interrogazioni, mozioni, abbondantemente inascoltate”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico, commenta la ratifica all’unanimità della Convenzione di Istanbul, avvenuta oggi, martedì 28 maggio, alla Camera dei deputati. La deputata senese è da sempre impegnata sul tema dei diritti e della tutela della dignità della donna, e ha sempre sostenuto, anche con atti parlamentari, la necessità di ratificare al più presto in Italia una convenzione che nel 2011 aveva già ottenuto l’adesione di 16 Stati membri.

“Insieme a numerose altre parlamentari del Pd – continua Cenni – ci siamo attivate in questi anni per dare ogni possibile  supporto all’impegno di donne, associazioni, istituzioni locali contro la violenza sulle donne, che nel nostro Paese ha raggiunto livelli pesantissimi. Lo scorso anno sono stati 124 i casi di femminicidio, e la tendenza nei primi mesi del 2013 è purtroppo ancora più pesante e cruenta. C’è bisogno di intervenire subito in vari ambiti, non c’è più tempo da perdere. Ad oggi, infatti, non esiste ancora una legge quadro in materia un insieme di normative che vada oltre il penale, ma intervenga a tutto tondo, anche rimuovendo stereotipi e favorendo una cultura che dovrà incentrarsi sul rispetto tra i generi, e rifinanzia il lavoro dei centri antiviolenza”.

“La ratifica della Convenzione di Istanbul – continua Cenni – è uno strumento davvero importante e innovativo. Accoglienza e sostegno, prevenzione, rimozione degli stereotipi di genere, educazione al rispetto tra i sessi, efficacia e integrazione delle strutture sanitarie e sociali, pubblica sicurezza, conoscenza dei dati basata su analisi costanti e rigorose. E adesso lavoriamo alla costruzione di un Paese più civile, perché un Paese che tollera la violenza sulle donne non può considerarsi tale”.

“Un grazie grandissimo  – conclude Cenni – va tutte le colleghe che hanno lavorato assiduamente per questo risultato, alle tante mobilitazioni, alle tantissime volontarie che ogni giorno si impegnano nei centri, alla determinazione della Presidente della Camera, Boldrini. Questo è il risultato  dell’impegno di tutte noi”.

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