Cenni, Pd: “Ogm: dopo i primi passi del governo, procedere con la clausola di salvaguardia e intensificare i controlli nel periodo della semina”

Adozione della clausola di salvaguardia per evitare in Italia ogni forma di coltivazione Ogm autorizzato a livello europeo e un’intensificazione dell’attività di controllo sui prodotti sementieri in corso di distribuzione durante la stagione di semina appena iniziata, intervenendo in caso di sementi transgeniche non autorizzate. Sono questi gli impegni per il Governo contenuti nella mozione n. 1-00015 depositata ieri, mercoledì 10 aprile, alla Camera dei deputati dal Pd, firmata dall’onorevole Susanna Cenni, insieme ad oltre venti deputati, in merito alla questione degli Ogm, per il cui utilizzo hanno già espresso il loro dissenso molti cittadini, agricoltori, associazioni e istituzioni.

“Sul tema degli Ogm – dichiara Susanna Cenni – vogliamo che prima possibile possano esserci certezze e norme  definite.  I rischi per l’intero comparto sembrano essere imminenti, se sono vere le notizie stampa che riportano la presenza, nei silos di stoccaggio di Lombardia, Veneto, Emilia e Friuli, di 52 mila sacchi di mais transgenico Mon810, autorizzato dall’Unione europea, che bastano a coltivare 32 mila ettari di terreno pronti per la semina primaverile. L’impegno del Governo a intensificare i controlli sulle semine in questo periodo diventa, quindi, sempre più urgente per evitare il rischio di inquinamento del sistema agricolo nazionale da colture Ogm”.

“Nei giorni scorsi – continua Cenni – era stato fatto un passo avanti importante da parte dei Ministri Clini, Catania e Balduzzi, che avevano chiesto alla Commissione europea di sospendere in modo urgente l’autorizzazione alla messa a coltura di sementi di mais Mon810 in tutti i Paesi dell’Unione europea. Ora è necessario proseguire su questa strada intensificando i controlli, per continuare a garantire la tutela e la valorizzazione del nostro sistema agroalimentare. Un obiettivo di rilevanza strategica, che trova attuazione attraverso una concreta tutela istituzionale del comparto primario dall’inquinamento transgenico e un efficace sistema di tracciabilità, riconoscibilità ed etichettatura dei prodotti agroalimentari”.

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