Cenni (Pd): “Rdb, il Governo riconvochi il tavolo nazionale sul futuro dello stabilimento di Montepulciano”

“Non vogliamo abbassare la guardia sul futuro della Rdb e dello stabilimento di Montepulciano e chiediamo al Governo di vigilare sulla situazione di questa azienda, in una fase così drammatica, e di riconvocare, in tempi rapidi, il tavolo nazionale che era stato fissato a febbraio, in modo da avere rassicurazioni certe sul futuro del sito produttivo e dei lavoratori”. Con queste parole la deputata toscana Pd, Susanna Cenni interviene a margine dell’assemblea dei lavoratori che si è svolta oggi, venerdì 23 marzo, presso lo stabilimento Rdb di Montepulciano, per fare il punto sullo stato di crisi dell’azienda e alla quale ha partecipato insieme al sindaco della città poliziana, all’assessore alle attività produttive della Provincia di Siena, Tiziano Scarpelli, ai rappresentanti della Fillea-Cgil e Filca-Cisl della provincia di Siena e al senatore Achille Passani.

“La situazione dell’azienda – prosegue Cenni – è molto delicata. Siamo di fronte a un gruppo che, ormai da più di un anno, versa in una situazione di crisi profonda aggravata, negli ultimi mesi, dalla esplicitazione circa le intenzioni dell’azienda di voler abbandonare lo stabilimento di Montepulciano, che ha sempre dimostrato ottime capacità produttive e professionali. Proprio per garantire un’attività aziendale proficua per la nostra economia, siano impegnati affinché si realizzino le condizioni favorevoli per permettere a possibili investitori di tornare a credere nella qualità e nello spirito d’avanguardia del gruppo Rdb”.

“In attesa – conclude Cenni – che dal Governo arrivi un aggiornamento sulla situazione industriale e occupazionale della società, siamo vicini ai lavoratori che, ormai da mesi, sono in presidio permanente davanti allo stabilimento poliziano e alle loro famiglie. Continueremo a seguire la vicenda da vicino e in maniera costante, cercando di attivare tutti gli strumenti parlamentari e politici per tutelare il sito produttivo e i lavoratori”.

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