Cenni (Pd): “Un dietrofront inaccettabile verso le cooperative agricole e forestali”

“Un comportamento inaccettabile che cancella una norma approvata poche settimane fa e che mette in discussione gli impegni assunti dal governo verso tante cooperative agricole e forestali che operano in aree montane e disagiate”. E’ questo il primo commento della deputata del Partito democratico, Susanna Cenni alla notizia della cancellazione della norma che chiudeva, dopo anni di attesa, il contenzioso tra le cooperative e l’Inps. Lo scorso 30 dicembre, infatti, il Consiglio dei Ministri, con l’articolo 22 del decreto legge cosiddetto “mille proroghe”, ha di fatto cancellato una decisione preso solo lo scorso 18 dicembre, quando aveva accolto l’emendamento presentato dalla deputata del Pd, Susanna Cenni in seno alla discussione sul decreto legge 171.

“Con la ripresa dell’attività parlamentare ricominciano le sorprese – aggiunge Susanna Cenni – e sono sbalordita della decisione assunta dal governo e, soprattutto, dal fatto che un simile dietrofront sia passato in assoluto silenzio. Il decreto legge “mille proroghe” è stato varato dall’esecutivo il 30 dicembre, lo stesso giorno in cui è stato pubblicato il decreto legge 171 che conteneva una svolta nel contenzioso tra le cooperative agricole e forestali e l’Inps”. “Per ben due volte – spiega ancora Susanna Cenni ripercorrendo le ultime tappe della vicenda – la Camera dei Deputati, con voto unanime, si è pronunciata su questa assurda vicenda che ha colpito soprattutto le cooperative forestali più piccole. Lo scorso 13 novembre è stato presentato un ordine del giorno, sottoscritto da me insieme a Franco Ceccuzzi e Angelo Zucchi, che è stato condiviso al tal punto da essere immediatamente sottoscritto in Aula anche dalla capogruppo del Pdl in Commissione Agricoltura, Viviana Beccalossi; dal presidente della Commissione Agricoltura, Paolo Russo, e da numerosi parlamentari del Pdl e della Lega. Lo scorso 18 dicembre, in occasione della discussione del decreto 171, l’emendamento è stato accolto da tutta la Commissione e approvato dalla Camera con voto unanime”.

“Ad oggi – conclude la deputata del Pd – non si conoscono ancora le motivazioni di un atto così grave da parte del Governo. Mi aspetto una spiegazione convincente e l’indicazione di una via di uscita accettabile da parte di quei rappresentanti del governo e del Ministero per le politiche agricole e forestali che si sono presi impegni pubblici davanti alle stesse cooperative. Se così non fosse, non resterebbe altro che prendere atto, ancora una volta, dell’inaffidabilità di questo governo, che si è preso gioco di decine di cooperative e di numerosissimi lavoratori”.

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