“Cancellare al più presto la norma ‘anti eco incentivi’, che oltre ad essere un clamoroso autogol per il Paese, rappresenta un’ingiustizia per tutti quei cittadini che avevano investito nelle energie rinnovabili”. Queste le parole con le quali Susanna Cenni, deputata del Partito democratico ha commentato il taglio delle agevolazioni fiscali per l’efficienza energetica previste dal Governo Berlusconi all’interno della manovra cosiddetta “anticrisi”.
“Il dietro front annunciato dall’esecutivo, – continua Cenni – anche a fronte delle migliaia di lettere e telefonate arrivate a Palazzo Chigi da cittadini e imprenditori colpiti dal taglio dei contributi per gli investimenti in risparmio energetico e fonti rinnovabili ci tranquillizza, ma attendiamo l’approvazione definitiva dell’emendamento abrogativo di questa norma. Un provvedimento caratterizzato da elementi di incostituzionalità legati alla tutela dell’ambiente e alla capacità contributiva dei cittadini”.
“Resta la sensazione – continua la deputata senese – di un Governo miope sulle questioni ambientali, che non riesce a cogliere il legame che sussiste fra la sfida ambientale e il rilancio dell’economia. Posizioni come quelle assunte dall’esecutivo oltre a colpire centinaia di migliaia di cittadini screditano pesantemente l’Italia a livello internazionale sul fronte della trattativa sul clima. Se guardiamo ai paesi europei, in modo particolare alla Germania, scopriremo che gli straordinari risultati ottenuti sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico sono arrivati di pari passo con la nascita di imprese e know how nonché crescita occupazionale nel settore. Il nostro Paese – conclude Cenni – era indubbiamente arrivato in ritardo, ma questa scelta così miope oltre a colpire i cittadini che hanno fatto investimenti importanti ecologicamente rilevanti sferra un colpo anche alle nuove imprese e al nuovo lavoro nel settore delle rinnovabili”.