Valutazione delle conseguenze derivanti dagli ingenti tagli sul bilancio 2012, maggiore flessibilità nei tempi per la definizione in ambito geografico dei nuovi accorpamenti, tutela dei bilanci delle Province più virtuose, criteri per l’assegnazione delle risorse e la possibilità di far slittare al 2014 l’ipotesi di uso gratuito degli immobili provinciali in uso alle amministrazioni dello Stato. Sono queste, in breve, le richieste contenute nell’ordine del giorno approvato oggi, martedì 7 agosto, dopo l’approvazione del decreto sulla Spending Review. L’ordine del giorno, di cui è prima firmataria l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare senese del Partito democratico, è stato sottoscritto anche dai deputati Gianclaudio Bressa, capogruppo Pd in Commissione Affari Istituzionali; Raffaella Mariani; Luca Sani; Donatella Mattesini; Tea Albini; Oriano Giovanelli; Paolo Fontanelli. Sono stati accolti, inoltre, altri due ordini del giorno, uno a prima firma di Mario Cavallaro e uno di Ermete Realacci, in cui vengono chiesti approfondimenti per i criteri di riordino delle Province.
“Riorganizzare competenze ed enti territoriali – commenta l’onorevole Susanna Cenni – è indubbiamente necessario, ma modificare l’ordinamento dello Stato per decreto rischia di generare conseguenze pesanti sin dalle prossime settimane, soprattutto nei territori caratterizzati dalle amministrazioni provinciali più virtuose e in quelle che hanno esercitato funzioni delegate dalle Regioni”.
“I tagli sul bilancio in corso – continua Cenni – porterebbero a uno stop immediato di numerosi cantieri, bloccando la messa a norma di scuole e strade, nonché il lavoro di imprese, spesso locali. Non credo che tutto questo sia utile al nostro Paese e alla nostra comunità. Per questo è importante, per me e per i colleghi che hanno sottoscritto l’ordine del giorno, l’accoglimento arrivato da parte del Governo, di un testo che potrebbe consentire maggiore respiro, almeno nell’anno in corso, alle Province”.