Cenni, Pd: “Violenza donne, adesso basta, dal Governo e dal Parlamento un segnale urgente e una reazione immediata: corsie privilegiate per le norme a tutela delle donne”

“Oggi Napoli, Milano e Bergamo. La scorsa settimana altri casi, che hanno riguardato altre realtà Italiane, tra cui la Toscana, la Puglia e il Lazio, fino alle pesanti percosse su una giovane ragazza di Caserta, ridotta in condizioni estreme. Un problema trasversale, che percorre tutto il nostro Paese e che ha ormai assunto i connotati di una vera e propria piaga sociale”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, deputata toscana del Partito democratico, interviene in seguito ai tanti fatti di cronaca che hanno fatto già giungere a 34 il numero delle vittime femminili uccise o comunque oggetto di violenza da parte di uomini dall’inizio dell’anno. La parlamentare è sempre stata attiva sui diritti delle donne ed ha presentato, nella precedente legislatura, e nuovamente in questa, una proposta di legge a tutela dell’immagine delle donne.

“Il bollettino sulla violenze contro le donne – continua Cenni – si aggrava di giorno in giorno. Lo scorso anno sono stati 124 i casi di femminicidio, e la tendenza non sembra essere migliore per l’anno in corso. Le parole del Ministro alle pari opportunità, Josefa Idem, sono state importantissime, ma adesso occorre che Governo e Parlamento mettano in campo e approvino tutti i provvedimenti urgenti affinché il nostro Paese dimostri pienamente e con energia di voler reagire con forza ed efficacia a un fenomeno che va fermato agendo su tanti fronti contemporaneamente. C’è bisogno di intervenire a supporto dei centri antiviolenza, delle azioni che tante amministrazioni locali si stanno sforzando di promuovere, della formazione del personale di strutture sanitarie, sociali e di pubblica sicurezza. C’è bisogno di azioni di carattere culturale nelle scuole e verso le giovani generazioni, c’è da intervenire sull’uso offensivo del corpo delle donne nella pubblicità e in tv. Sono tanti i versanti su cui lavorare, ci sono tante proposte di legge depositate da vari gruppi parlamentari, c’è una Convenzione europea sottoscritta dal precedente Governo contro la violenza sulle donne da ratificare al più presto in Parlamento”.

“È arrivato il momento di  reagire con forza – continua Cenni – e di rispondere con un insieme di fatti concreti. Lo chiedo al Governo, alla Presidenza della Camera e a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. Diamo una corsia preferenziale alla ratifica della Convenzione e alle leggi che sono state depositate da più gruppi parlamentari e intervengono a tutela della sicurezza e della dignità delle donne. Oltre alla denuncia, la politica e le istituzioni diano subito un segnale: Commissione Affari Istituzionali, Commissione Giustizia, Commisione Affari Sociali, Aula, se vogliamo possiamo davvero dare un messaggio grande alle donne Italiane. Facciamo tutto il possibile per far diventare finalmente l’Italia un Paese per donne. Cominciamo da un Paese che combatte la violenza”.

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