“In questa legislatura avarissima anche con l’agricoltura, il gruppo Pd in commissione agricoltura ha più volte assunto iniziative e atti parlamentari tesi a tutelare le nostre produzioni di qualità, dal biologico alla biodiversità. Per questa ragione ritengo che si debba riprendere, il prima possibile, a partire dal livello europeo, un ragionamento che porti a stabilire un quadro giuridico che garantisca i consumatori ma anche chi si impegna nel settore dell’agricoltura tradizionale o biologica”. Lo ha detto Susanna Cenni, candidata del Pd alla Camera e membro della commissione agricoltura nella scorsa legislatura, trasmettendo la propria adesione all’appello redatto dalla task force per un’ Italia libera da Ogm, nel quale si chiede un impegno a lavorare per la clausola di salvaguardia.
“Voglio ricordare – prosegue Cenni – le numerose interrogazioni e le risoluzioni, tese a sollecitare il Governo nella promozione di tutte le procedure necessarie al riconoscimento della clausola di salvaguardia, e ancora l’emendamento che ha inserito nelle norme su etichettatura dei prodotti agroalimentari l’obbligo di indicare la presenza di ogm nel prodotto, e in ogni eventuale passaggio della trasformazione; nonché la legge sulla biodiversità agricola e alimentare, approvata dalla commissione agricoltura e bloccata dalla bilancio. Le ultime dichiarazioni del Ministro Catania non possono che farci piacere, ma ci avrebbe fatto ancor più piacere sentire queste parole alcuni mesi fa e non a legislatura conclusa. Adesso si apre una nuova legislatura, mi sembra importante che un ampio numero di candidati si impegnino per iniziare con forza chiedendo al prossimo ministro delle politiche agricole di adottare la clausola di salvaguardia. Personalmente sostengo, con forza l’appello della task force e sono certa che molti colleghi faranno altrettanto”.
Qui potete trovare Appello No-OGM