Cenni (Pd): “Contro l’omofobia, per una società che valorizza le differenze e condanna ogni violenza”

“Il rispetto della persona è alla base di qualsiasi società civile e democratica. L’omofobia si profila, dunque, come un atteggiamento culturale da condannare e da prevenire, che va contro i principi dettati dalla Costituzione italiana e dalla Carta dei diritti dell’Unione europea. Adottare una norma contro l’omofobia significherebbe semplicemente attuare pienamente i nostri principi costituzionali”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico, da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili, esprime il suo appoggio alla “Settimana contro l’omofobia”, promossa dal Movimento Pansessuale Comitato Provinciale Arcigay di Siena, in collaborazione con l’Arci provinciale di Siena, in vista della Giornata contro l’Omofobia fissata per giovedì 17 maggio. La giornata viene celebrata dal 2007, in ricordo della cancellazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, voluta dall’Organizzazione mondiale della sanità il 17 maggio 1990.

“Purtroppo – continua Cenni – gli impegni alla Camera non mi consentono di partecipare alle iniziative in programma questa settimana, utili per affrontare la discussione su una tematica importante come l’omofobia, una piaga ancora tristemente presente nella nostra società. Tacere è infatti il primo supporto che possiamo dare ai violenti. Parlarne, affrontare il tema,  far conoscere le norme degli altri Paese europei, formare ed informare è di fondamentale importanza, aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto dei diritti per i cittadini e le cittadine omosessuali e transessuali e, quindi, anche dei diritti di convivenza civile di tutti noi. Invito tutti a partecipare alle iniziative di questa settimana. Nel giorno in cui si celebra la lotta all’omofobia, sarà possibile conoscere le principali campagne promosse dalle due associazioni contro ogni forma di discriminazione, per una società che sia sempre più egualitaria e rispettosa dei diritti di tutti, senza distinzioni. Un impegno, quello del rispetto dei diritti civili, che dobbiamo assumerci tutti. Una società democraticamente adulta è una società che mette al bando l’omofobia, l’intolleranza, la violenza e gli stereotipi. L’Italia, purtroppo, è ancora indietro in questo percorso, registrando non di rado inammissibili episodi di impudente aggressività e intolleranza, mentre in altri Paesi democratici persone che hanno dichiarato i loro orientamenti omosessuali hanno potuto raggiungere posizioni di grande rilievo e ricoprire alte cariche anche pubbliche”.

“Non dobbiamo sottovalutare – conclude Cenni – l’invito del Parlamento europeo che chiede al nostro Paese di trovare tutte le misure efficaci per eliminare questo tipo di discriminazioni. Possiamo e dobbiamo farlo. Devono farlo le istituzioni, ma possono farlo tutti; diventa quindi fondamentale l’educazione scolastica, l’approccio e il modello culturale di una collettività. Mettiamo al bando quello stato di omertà che da troppo tempo ci contraddistingue e denunciamo invece, in tutte le sedi, e soprattutto in quella politica, le aggressioni fisiche, gli atti di bullismo e quelli verbali che colpiscono gli omosessuali. Solo così potremo vivere in una società che possa degnamente definirsi democratica. Possiamo farlo”.

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