“L’operazione di oggi conferma ancora una volta che abbiamo buoni strumenti di contrasto alla contraffazione, ma anche che ove ci sono prodotti di qualità occorre vigilare ed attivare ogni antenna. Lo spirito di collaborazione tra Procura della Repubblica; Ispettorato antifrode del ministero delle Politiche agricole e Guardia di Finanza ha consentito di bloccare l’ennesima frode nei confronti del vino, settore fondamentale per l’economia nazionale, per l’export, quell’Export sul quale anche con il Decreto Sblocca Italia si cerca di investire, e uno dei simboli della qualità agroalimentare italiana. Ai corpi ed alle istituzioni impegnate, ancora una volta va un sentito ringraziamento. Dobbiamo continuare a tenere la guardia alta per colpire chi vuole agire fuori dalle regole, accelerare il percorso di applicazione di tutte le norme e gli strumenti anticontraffazione, attività evidentemente assai redditizia, a tutela della salute dei consumatori e del lavoro degli agricoltori”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Partito democratico e capogruppo democratico nella Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo interviene in merito all’operazione della Guardia di Finanza che ha scoperto un “giro” di false certificazione Docg “Brunello” e “Rosso di Montalcino” sequestrando oltre 160mila litri di vino e 2350 contrassegni di stato.
“La difesa del ‘Made in Italy’ – sottolinea Cenni – deve essere una priorità, e deve esserlo tanto più in una fase nella quale, dentro la crisi, gli sforzi dei nostri produttori debbono essere ancor più supportati, a partire dalla rigorosa applicazione delle norme. Sono d’accordo con il Ministro delle politiche agricole Martina quando dice che i livelli di presidio di qualità ci sono e funzionano. Purtroppo siamo di fronte ancora a pesanti tentativi di abuso e sfruttamento del prestigio di cui godono i prodotti dell’agroalimentare, che affinano tecniche e modalità. Queste frodi, oltre a produrre un danno di immagine al nostro Paese, sottraggono risorse preziose agli sforzi anche economici e finanziari che il Governo Renzi sta compiendo con determinazione in questi mesi. Abbiamo il compito di attivare ogni strumento per contrastare al massimo questa attività criminosa, e di migliorare e coordinare al massimo le forze e gli strumenti già esistenti. Il tema riguarda tutto il ‘Made in Italy’, colpisce il nostro artigianato, il settore della moda, l’industria, quei comparti che invece rappresentano uno dei pilastri della nostra qualità. Giovedì, in occasione della sua audizione in commissione Anti contraffazione, chiederemo anche al Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi , un grande sforzo e segnali netti: Valorizzare al massimo il vero ‘Made in Italy’, frutto del lavoro di tanti imprenditori che, nel rispetto delle regole e con grandi sacrifici, continuano a mettere sul mercato un prodotto simbolo dell’agroalimentare italiano, e guerra senza quartiere a chi mina questa nostra peculiarità”.
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