“Un ‘no’ deciso verso una risoluzione che, se dovesse essere approvata, rappresenterebbe un duro colpo per il nostro Made in Italy”. Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione agricoltura è intervenuta oggi presentando una mozione del gruppo Pd in riferimento alla proposta di risoluzione in discussione presso l’Assemblea generale dell’ONU in materia di nutrizione e salute.
“Il punto – ha sottolineato Cenni – è l’errore nel meccanismo al centro della risoluzione Onu che vorrebbe applicare una generica etichettatura sui cibi considerati non salutari. Una sorta di ‘alert’ che colpirebbe indiscriminatamente alimenti contenenti grassi, sali, zuccheri e dunque una fetta importante della nostra produzione agroalimentare. Il grave e inaccettabile errore sta nel fatto che questo allarme divide in maniera meccanica i cibi buoni da quelli cattivi. Una classificazione erronea perché non tiene conto della qualità e della quantità del consumo dei medesimi alimenti. Uno studio sull’olio extravergine di oliva toscano IGP – continua la parlamentare Pd – realizzato alcuni anni fa dall’Università di Siena, che dimostra come, consumato in determinate quantità l’olio extravergine di oliva di qualità può dare importanti benefici sulla salute umana. È solo un esempio che dimostra, però, come siano sbagliati provvedimenti generici dal punto di vista della salute, dell’economia e del commercio internazionale”.
“Quando parliamo di agroalimentare – ha aggiunto Cenni – parliamo di un settore con oltre 130 miliardi di euro di fatturato, oltre 40 miliardi di export, di imprese, lavoratori, lavoratrici. Parliamo tradizioni, di storia della produzione e della trasformazione agroalimentare, di agricoltura, di piccoli laboratori artigianali e di industria. Parliamo di immagine, costruita in tanti anni di impegno prima di tutto dei singoli agricoltori e trasformatori: quella del Made in Italy”.
“Per questo – ha concluso Cenni – siamo a chiedere anche con la nostra mozione una forte iniziativa del Governo in campo diplomatico, per modificare la risoluzione, e un’iniziativa in tutte le sedi necessarie per impedire che un così approssimativo sistema di etichettatura e possibili aumento delle tasse colpiscano il nostro Made in Italy. Il presupposto per ottenere dei risultati in questo campo – ha detto Cenni rivolgendosi al Governo – è la costruzione di alleanze con competenze e con altri Paesi, attività che in questi mesi non mi pare sia stata perseguita con assiduità dal nostro Governo che rischia di portare il Paese in una situazione di forte isolamento. Usciamo da quell’isolamento, perché battaglie come questa, che tutti siamo disponibili a giocare assieme, per il nostro sistema Paese non le possiamo vincere da soli”.