La parlamentare toscana interviene sulle dichiarazioni del Ministro dell’ambiente sui possibili benefici portati dagli ogm
“Le dichiarazioni del Ministro Clini sull’utilizzo degli Ogm in Italia iniziano seriamente a preoccuparci. Spero si tratti solo di opinioni personali che, francamente ritengo comunque inopportune. Negli ultimi giorni, infatti, abbiamo ascoltato dichiarazioni di apertura all’introduzione degli organismi geneticamente modificati in Italia, seguite da smentite e precisazioni che comunque non chiariscono la questione. Nell’intervista di questa mattina trovo aperture pericolose e molte gravi imprecisioni. Si rischia di determinare una situazione confusa che si sta sviluppando in una fase di discussione su modifiche assai rilevanti ai regolamenti comunitari, fase in cui il nostro Paese ha un ruolo tutt’altro che irrilevante”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare toscana del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura, commenta le dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’ambiente, Corrado Clini in un’intervista al Corriere della Sera sulla questione Ogm.
“Il ministro – continua Cenni – parla di possibili benefici degli Ogm, che francamente pur sforzandomi, non riesco proprio a vedere, e ricordiamo che la maggioranza dei produttori e dei consumatori italiani si è detto contrario all’impiego di sementi e di prodotti geneticamente modificati. Inoltre, aprirsi all’uso di Ogm significa anche mettere a rischio la tipicità e distintività del prodotto e del Made in Italy. La qualità dei nostri prodotti agricoli, infatti, va salvaguardata. Proprio oggi, a Roma si sta svolgendo una manifestazione contro il falso Made in Italy. La tutela della biodiversità dei nostri prodotti è importante sia per la nostra salute e qualità di vita, sia per la reputazione del nostro Paese all’estero”.
“A questo punto – conclude Cenni – crediamo sia indispensabile che il Ministro Clini venga in Commissione agricoltura a chiarire le sue posizioni e le sue intenzioni sulla questione Ogm. A tal proposito presenterò un’interrogazione questa mattina stessa. Aggiungo ancora che trovo molto arretrato e poco utile liquidare le ragioni di chi manifesta contrarietà all’ingresso di semi e prodotti Ogm come ‘paure’: ci sono fiumi di sapere, conoscenze e opinioni scientifiche che consiglio di approfondire utilmente”.
4 thoughts on “Cenni (Pd): “Il Ministro Clini chiarisca le sue posizioni in tema di Ogm””
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Sono d’accordo con Clini sugli ogm. Anche Pascale su La Lettura ha fatto una riflessione interessante e Boncinelli sul Corriere. Non facciamoci guidare dai pregiudizi e approfondiamo seriamente l’argomento, con la testa possibilmente
Gentile Teresa, rispetto il suo pensiero e quello di chiunque altro, la prego pero di fare altrettanto. Non si capisce come chi sarebbe favorevole ragionerebbe con la testa e chi si oppone lo farebbe attraverso pregiudizi. Mi occupo di Ogm da almeno 8 anni, mi sono confrontata con altre realtà europee,c om gli agricoltori , con competenze. Le ragioni per lasciarli fuori da questo paese sono ben oltre qualche paura.
cara Susanna, sono sconfortato nel vedere come ogni volta che viene citata la parola OGM vengano fuori i soliti luoghi comuni triti e ritriti che l’Italia e parte del mondo ha fatto propri…i possibili benefici degli OGM ci sono eccome! Primo fra tutti il fatto che già noi li importiamo in grande quantità..ne siamo fortemente dipendenti..e non per fare cibo spazzatura, ma per fare gran parte dei prodotti di qualità..quelli che vendiamo in tutto il mondo, di cui ci facciamo vanto (a garanzia della qualità degli OGM autorizzati)..quelli che poi dichiariamo erroneamente OGMfree..la maggioranza si è detta contraria alle sementi OGM, ma non tutti…e andrebbe garantita la libertà di scelta di coltivare, produrre e quindi consumare OGM. Peraltro questa maggioranza è purtroppo per granparte tremendamente malainformata, non ha una cultura scientifica (senza alcuna offesa), non conosce l’ABC della biologia e fa una confusione terribili su geni, OGM e altre definizioni simili. Tra i luoghi comuni vi è poi quello che gli OGM distruggerebbero il made in Italy: l’OGM è solo frutto di una tecnica nemmeno poi così recente, usata sì in tutto il mondo, ma su varietà diverse e applicabile in ogni paese. Non è sinonimo di monocoltura, nè di agricoltura intensiva. L’Italia potrebbe utilizzarla per salvaguardare colture tradizionali abbandonate o che soffrono di malattie, riportare in auge antiche colture abbandonate e tantissime altre. E questi prodotti sarebbero già disponibili da enti pubblici (non da multinazionali straniere) e potrebbero essere semplicemetne un’alternativa per gli agricoltori come è giusto che sia: essi sarebbero semplicemente liberi di scegliere e fare i propri conti. Le ragioni che vogliono ora lasciare fuori gli OGM (ma trarne i vantaggi ipocritamente)sono sì dettate da paura. Paura e ingnoranza ,sia in buona che in malafede. Questo è il mix perfetto per raccogliere l’emotività della gente, le sue paure usando concetti molto semplici e intuitivi, ma totalmente sbagliati dal punto di vista scientifico (gli OGM sono sterili, fanno male, distruggono la biodiversità ecc) che non fanno che portare nella direzione opposta l’agricoltura italiana (che sta affondando) e il futuro dell’Italia. Perchè quindi, ad esempio, non permettere che le derrate (OGM) per la produzione di prodotti tipici possano venir prodotte qui, da enti italiani pubblici, prodotti in modo speicfico per essere adatti all’Italia, piuttosto che importarli dall’estero, più costosi , da multinazionali e magari da ricercatori italiani?..Ricercatori italiani che stanno fuggendo, ancor più che per mancanza di finanziamenti, per mancanza di un futuro, mancanza di fiducia, non solo dai governi, ma soprattutto dalla gente comune che vede nelle biotecnologie un nemico oscuro (oscuro in quanto non lo conosce). E i consumatori hanno un potere fortissimo perchè hanno finora convinto gli agricoltori e le imprese (oltre che i politici) ad abbandonare qualsivoglia coltivazione e sperimentazione per evitare distruzioni, boicottaggi, fallimento economico. Caso ultimo la distruzione di campi sperimentali ( Università della Tuscia) un tempo legali, diventati illegali solo per la moratoria contro gli OGM e le inadempienze regionali. Questa distruzione è un messaggio molto chiaro alla ricerca italiana: non serve, andate via perchè qualsiasi buona ricerca, qualsiasi buon prodotto creato qui in Italia non potrà mai servire a nulla perchè non verrà mai permesso…