Cenni (Pd): “La contraffazione si sconfigge con un’operazione culturale e di coordinamento efficace e sinergico su sicurezza e filiere trasparenti”

“L’agricoltura è un settore strategico per aiutare il nostro Paese a uscire dalla crisi. Un settore che è strettamente collegato al tema della sicurezza alimentare e alla difesa del suolo. Sono convinta che per fare dell’agricoltura un modello di crescita sostenibile, dal punto di vista ambientale oltre che economico, occorra partire dalla difesa dei nostri territori e quindi dalla Legge sul consumo del suolo, che deve riprendere il suo percorso, ma anche dalla difesa dei nostri prodotti e delle produzioni. Temi su cui il nostro Governo sta concentrando i suoi sforzi, come dimostra l’atto portato da Martina al consiglio dei ministri per reintrodurre il luogo di produzione e confezionamento dei prodotti nelle etichette, ma anche il lavoro fatto, dal Ministro Orlando, per aggiornare e migliorare le norme e la configurazione dei reati legati alla contraffazione. Ma la contraffazione non si sconfigge solo con la repressione ma facendo comprendere il danno economico, in termini di perdita di occupazione e di crescita, che la contraffazione rappresenta e organizzando al meglio l’attività di contrasto. E’ evidente che sulla trasparenza occorre agire e vincere a livello europeo. Un compito che è di tutti noi, perché la contraffazione si combatte attraverso un’operazione culturale che anche la commissione parlamentare di inchiesta ha dimostrato, con l’approvazione delle relazioni finali sulla contraffazione nei settori dell’agroalimentare, del tessile, della moda e del calzaturiero che saranno presentate lunedì a Expo”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e Capogruppo democratico della Commissione Contraffazione ha commentato il suo intervento di oggi, venerdì 2 ottobre a Firenze, in occasione del convegno “Valorizzazione dell’origine della materia prima agroalimentare e lotta alla contraffazione nell’anno di Expo”, organizzato dal Corpo Forestale dello stato in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili.

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