“Sono soddisfatta solo in parte della risposta ricevuta oggi dalla sottosegretaria Simonetta Giordani, alla mia interrogazione sul rilancio del settore termale. Monitoreremo con attenzione il lavoro del Governo affinché gli impegni presi siano rispettati, consapevoli che solo con misure di sostegno concrete e con un adeguamento complessivo delle norme potremo aiutare le tante piccole realtà e i grandi sistemi termali che rappresentano una preziosa risorsa per la salute e il benessere dei cittadini, prima ancora che per l’economia di molti territori”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare senese del Pd, commenta la risposta alla sua interrogazione da parte del Governo oggi, mercoledì 18 settembre, nella X° commissione Attività Produttive.
“Mi ritengo solo parzialmente soddisfatta della risposta – continua Susanna Cenni – perché credo che al settore termale non siano sufficienti alcuni impegni sul Piano Promozionale, e abbia bisogno di misure ben più forti di quelle annunciate dal Governo. Accogliamo positivamente l’impegno per la promozione del settore all’estero e il lavoro per integrare gli sforzi del Ministero delle Attività produttive e di quello della Salute, ma credo che il comparto termale italiano, fatto sia da piccole realtà che da grandi città termali, oggi abbia bisogno di una risposta integrata e più determinata da parte del Governo. Penso, solo per fare alcuni esempi, a misure di sostegno per gli investimenti e il rilancio delle strutture ricettive e alla rete commerciale; penso alle opportunità legate alla direttiva europea che apre alla libera fruizione transfrontaliera le cure termali. Queste sono alcune delle possibili sfere di intervento che oggi sarebbero necessarie, e su questo continueremo a sollecitare il lavoro del Governo”.
“La ricchezza termale del nostro Paese ha ancora potenzialità di crescita, ma dobbiamo crederci – conclude Cenni – e scommetterci guardando alla realtà che abbiamo. anche per questo continuerò, insieme ai colleghi parlamentari, il lavoro per aggiornare la legge 323 del 2000 sul riordino del settore termale ed adeguare le norme oggi vigore, augurandomi che, insieme al mondo delle imprese ed alle istituzioni impegnate da anni, si riesca a sollecitare una svolta complessiva ed integrata da parte del Governo”.