Cenni, Pd : “Verifica sulla 157 e trasferimenti alle regioni. Da qui si riparte per attualizzare le norme sulla caccia”

Un’interrogazione al Ministro per le Politiche agricole e forestali, Luca Zaia per chiedere al governo di presentare al Parlamento la relazione di attuazione della legge 157 del 1992 sul prelievo venatorio e di provvedere, al più presto, al trasferimento alle regioni delle risorse derivate dalla tassa di concessione governativa per la licenza di porto d’armi per la caccia, così come sancito dalla legge 23 del 2000. E’ quella presentata nei  giorni scorsi da Susanna Cenni, deputata del Partito democratico, alla vigilia dell’apertura dell’anno venatorio e in seguito alle ipotesi di modifica della legge quadro sulla caccia, ventilate da alcuni esponenti del Pdl.
 
“E’ tempo di apertura della stagione venatoria – si legge nell’interrogazione – , e come sempre, anche di ‘caccia’ al consenso dei cacciatori da parte di numerosi esponenti del Pdl, magari promettendo un ritorno indietro nella corretta cultura del prelievo venatorio, e riproponendo in molti casi un’idea di caccia elitaria, privatizzata e per censo”.

“La legge 157 del 1992 – prosegue la deputata del Pd –  ha rappresentato un punto di equilibrio avanzato e condiviso dalle associazioni venatorie, agricole ed ambientaliste. Tra i principi ispiratori della norma ci sono la tutela del patrimonio faunistico venatorio nazionale, la disciplina dell’attività attraverso parametri e dati scientificamente indiscutibili e la programmazione attenta del prelievo. Una legge avanzata che molte regioni hanno ben applicato con buoni risultati e che, certamente, nel quadro nazionale presenta luci ed ombre. E’ però impensabile che si proceda tout court ad un suo stravolgimento senza produrre un quadro esatto sulla sua applicazione. Quindi vediamone l’applicazione senza ‘fughe in avanti’ e, se ci sono punti da aggiornare, si apra un tavolo con le regioni, il mondo venatorio, agricolo e ambientalista per un suo aggiornamento”.
 
“In una fase – sottolinea Cenni – in cui il Paese si concentrerà sul federalismo, occorre procedere al trasferimento dovuto per le annualità che vanno dal 2004 al 2008 compresi, considerato che in questa materia le competenze sono di regioni e province. Mi attendo risposte certe e sollecite, utili per un lavoro serio, condiviso e non strumentale, che consenta l’apertura di un confronto capace di far evolvere ulteriormente le politiche venatorie, rispettando il principio della certezza delle norme e della sostenibilità”.

2 thoughts on “Cenni, Pd : “Verifica sulla 157 e trasferimenti alle regioni. Da qui si riparte per attualizzare le norme sulla caccia”

  1. Egr. Sig.ra ed avversaria politica. La 157/92 non è per niente condivisiva da tutte le AA.VV. ma da una parte di esse; quelle che per paura di referendum anticaccia degli anni 90 hanno venduto la pelle dei cacciatori ai governi filoambientalanimalisti dell’epoca. Anzichè parlare di 157 e di trasferimento alle regioni perchè non parla di mettere effettivamente in pratica la legge stessa che tanto per cominciare garantisce attualmente il riconoscimneto ad associazioni venatorie che non avrebbero per niente il diritto? Basta leggere cosa recita l’articolo che parla di riconoscimento nazionale. Qui ne cadrebbero di teste; sono convinto che l”associazione a lei più vicina per requisiti politici perderebbe il riconoscimento. Ma tanto si sa come vanno le cose in questa repubblica delle banane. Un’ultima cosa: vi auguro di rimanere all’opposizione fino alla fine di questo mondo.
    Bagnolesi Giovanni Roberto cacciatore da oltre 30 anni.

  2. Gentile si Bagnolesi,
    io invece le auguro salute e buone cose come a tutti gli
    esseri umani.
    Vede io sono una persona piuttosto normale, che ama
    l’impegno politico, e che prova a mettere il suo tempo a
    disposizione delle cose in cui crede. Non leggo il mondo in
    bianco e nero, e nemmeno necessariamente lo divido in buoni
    e cattivi, in amici ed avversari. Così ho cercato di fare
    per anni l’assessore, anche alla caccia per un pò
    relazionandomi con tutte le associazioni, nessuna esclusa.
    Vede quando si prova ad occuparsi di caccia non lo si fa
    “per i cacciatori o le loro associazioni” ma per la
    società tutta, fatta di cacciatori, coscienzioni o no,
    agricoltori, e gente che non si occupa di caccia…
    Sono invece daccordo con Lei con il fatto che la legge 157
    vada attuata per intero, ed è per questo che ho chiesto di
    conoscere lo stato di attuazione.
    Io diffido sempre dei dogmi, se ci saranno cose da cambiare
    lo faremo.
    Su governo e opposizione decideranno i cittadini, e la
    repubblica con i suoi connotati è spesso determinata
    proprio dai suoi cittadini…anche per le banane..
    Buone cose.
    Susanna Cenni

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