Cenni: “Una proposta di legge a tutela della rete delle strade bianche per sviluppare il turismo rurale del nostro Paese”

Tutelare e valorizzare le strade bianche e la viabilità minore in ambito rurale, al fine di salvaguardare il contesto paesaggistico e creare una rete territoriale, utile alle esigenze di mobilità dei residenti e dei turisti. Sono questi gli obiettivi che si pone la proposta di legge n. 4444, presentata oggi, lunedì 8 agosto a Siena da Susanna Cenni, deputata del Partito democratico, alla conferenza stampa a cui hanno preso parte Simone Bezzini, Presidente della Provincia di Siena e Giancarlo Brocci, patron e ideatore dell’Eroica e del GiroBio. Il testo propone l’avvio di una serie di azioni concrete, pensate per mantenere la struttura e le caratteristiche originarie dei tracciati bianchi che sono una risorsa storica, culturale e ambientale di tutto il Paese.

Il patrimonio delle strade bianche. La proposta di legge, declinata attraverso nove articoli, riconosce il valore delle strade bianche e propone la necessità di definire una normativa organica, volta a tutelare e valorizzare la rete viaria dal punto di vista storico e paesaggistico. Si tratta di infrastrutture che rivestono un ruolo molto significativo, perché spesso costituiscono insieme un sistema di viabilità unico e obbligato per i residenti e uno strumento di sviluppo economico, legato al turismo “lento” per chi ha un’attività agricola e zootecnica. “Le strade bianche – spiega Susanna Cenni – sono un patrimonio storico unico, in quanto testimonianza diretta del rapporto secolare e della coesistenza sostenibile fra civiltà e natura. Le strade bianche sono spesso l’unica via di accesso alle aziende agricole del nostro territorio toscano. Una ricchezza ambientale, nella quale l’attività umana si è inserita da sempre raggiungendo un perfetto equilibrio. Molto spesso le strade bianche sono parte integrante di antichi tratti di vie utilizzate per il pellegrinaggio e per il commercio o per portare avanti antiche usanze agricole e pastorizie, come la transumanza”.

“Parliamo di strade – continua Cenni – caratterizzate da flussi turistici alternativi, come il pellegrinaggio, il trekking, il cicloturismo o le passeggiate alla riscoperta dei prodotti tipici e delle riserve naturali, che rappresentano una notevole risorsa economica. Parliamo però anche di una viabilità complessa da manutenere, i cui costi sono spesso a carico di aziende agricole, consorzi di residenti, comunità locali. Promuovere la riqualificazione delle strade bianche e incentivare le attività turistiche e le località poste lungo i tracciati, rappresentano una opportunità di valorizzazione del Made in Italy e del Made in Siena. Occuparci di criteri per la loro classificazione e manutenzione, di opportunità per una loro più diffusa conoscenza e corretta fruizione, significa non lasciare sulle spalle dei soli enti locali volenterosi e delle aziende agricole il peso di quello che è invece un prezioso patrimonio di buona parte dell’Italia”. “Voglio sottolineare – prosegue -come la legge sia già stata sottoscritta da una sessantina di colleghi e che raccolga l’adesione di quasi tutte le forze politiche di opposizione e di maggioranza presenti in Parlamento”.

“Censimento e protocollo di interventi uniforme. La proposta di legge individua una serie di strumenti per la tutela e la valorizzazione delle strade bianche, a partire dal censimento e dalla predisposizione di un protocollo di interventi uniforme sul territorio nazionale per la ristrutturazione, la manutenzione e la salvaguardia di questi tracciati naturali. Il censimento, coordinato dai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture in collaborazione con gli enti locali e le associazioni territoriali riconosciute, dovrà avere come scopo, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, quello di registrare i tratti e i relativi manufatti storici presenti, come lavatoi, tabernacoli, cappelle, pievi di campagna o croci monumentali. Si verrà a costituire, così un elenco regionale utile a coordinare l’azione di recupero e messa in sicurezza dei tracciati. Un lavoro di catalogazione, che ha visto la Provincia di Siena in prima fila nell’opera di recupero e valorizzazione della rete delle strade bianche presente nel suo territorio.

“Le strade bianche – afferma Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena – rappresentano un elemento molto importante dell’identità paesaggistica, storica, ambientale e culturale del nostro territorio, una peculiarità significativa che stiamo cercando di tutelare valorizzare attraverso alcuni progetti. Vanno in questa direzione, in sinergia con i Comuni, l’avvio del percorso per la realizzazione di un catasto delle strade bianche e la proposta di protocollo per la tutela, conservazione e valorizzazione del tracciato dell’Eroica, manifestazione che ha un fascino d’altri tempi e che attrae ogni anno molti partecipanti da ogni parte dell’Italia e del mondo. Accanto a questo, stiamo lavorando con grande impegno per mettere in sicurezza, valorizzare e promuovere il tratto della Via Francigena che attraversa la provincia di Siena. Questi elementi sono un valore aggiunto per il nostro territorio e intendiamo continuare a sostenerli quale volano importante per incentivare ulteriormente l’attrattiva turistica della nostra provincia”.

Protocollo di interventi. La proposta di legge, inoltre, approfondisce le misure e le iniziative di recupero, sostegno e valorizzazione delle strade bianche. Nello specifico il testo predispone un protocollo di interventi per la loro ristrutturazione e salvaguardia, con particolare attenzione a quelli sul fondo stradale, alla regimazione delle acque, al rifacimento delle cunette e a tutte le opere accessorie necessarie per contenere il degrado. “Gli interventi – spiega Cenni – a basso impatto ambientale e in armonia con le condizioni morfologiche e le peculiarità metereologiche del territorio, prevedono l’elaborazione di una segnaletica apposita e uniforme in tutta Italia che indichi in maniera puntuale ed efficace le informazioni sulle caratteristiche del tratto, i luoghi di pregio e le attività ricettive”.  In questo senso, sarà importante prevedere alcune modifiche al vigente codice della strada, che tenendo conto dei nuovi e diversificati flussi veicolari, determineranno a seguito del censimento, interventi di ammodernamento e riqualificazione della rete. “Vanno introdotte – dice Cenni – nuove segnaletiche e conseguenti limiti di velocità per salvaguardare la possibile presenza di flussi turistici alternativi, pedonali, in bicicletta o a cavallo, oltre a regolare la presenza dei fuoristrada, che sono stati fino a oggi fruitori privilegiati se non unici, di molti tratti e, spesso anche i principali corresponsabili, a causa anche di stili di guida non opportuni, del peggioramento del dissesto di manti stradali non asfaltati”.

Disposizioni finanziarie, beneficiari delle agevolazioni e tipologia di interventi. Per attivare l’opera di riqualificazione delle strade bianche la proposta di legge considera necessari stanziamenti appositi, distinti per tipologie di intervento: per il censimento i Ministeri competenti devono attivare le risorse, d’intesa con gli enti locali, per effettuare la propedeutica classificazione di tutte le strade bianche. Per le strade e l’arredo urbano è altrettanto indispensabile un adeguato stanziamento economico dei Ministeri competenti e degli enti locali. Nel testo si prevede, nello specifico, l’istituzione di un apposito fondo nazionale, a cui sono chiamati a compartecipare gli enti locali territoriali per finanziare i progetti elaborati. Per quanto riguarda le strade bianche e i relativi manufatti di proprietà privata sono previsti incentivi fiscali e misure di sostegno economico, per incentivarne la riqualificazione e la manutenzione, che non possono ricadere esclusivamente a carico delle aziende agricole territoriali. Potranno beneficiare dei contributi del fondo nazionale: Comuni, Province, Comunità Montane. I contributi, che saranno regolati da un disciplinare adottato da Regioni e Province, saranno destinati all’elaborazione di studi e progetti di fattibilità, alla realizzazione di interventi di ripristino dei tratti dismessi e non fruibili, oltre che allo sviluppo di sistemi viari alternativi alla percorrenza automobilistica e motorizzata.

La campagna di informazione e le attività sportive come volano di sviluppo. Parallelamente alla riqualificazione delle strade bianche va promossa un’efficace campagna di informazione istituzionale che, supportata da un sito internet dedicato, utilizzi il potere di diffusione capillare della rete. Una campagna di informazione che sia capace di segnalare, con puntualità ed efficacia, tutte le ricchezze ambientali, paesaggistiche, storiche, architettoniche e alimentari presenti lungo le strade bianche, valorizzando al tempo stesso sia le iniziative ricreative e culturali che l’offerta complessiva delle strutture ricettive, artigianali e di prodotti tipici presenti sul territorio. In questo contesto un importante contributo arriva dalle manifestazioni sportive come il “Giro d’Italia”, che ormai da alcuni anni, prevede tappe su tratti di strade bianche e che oltre a rappresentare uno spettacolare evento sportivo di livello internazionale, è da valutare come eccellente volano per la promozione turistica dei territori rurali. “Sono convinto – conclude Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica– dell’assoluta necessità di strumenti normativi come questi per la tutela delle strade dell’Eroica. Un tracciato storico e sportivo che rappresenta anche un percorso permanente fruibile in chiave turistica. In questo senso, gli impegni di Susanna Cenni e della Provincia di Siena sono ancora più importanti per valorizzare un percorso che si snoda per circa 200 chilometri, attraversando il Chianti, le Crete e la Val d’Orcia e che negli anni è diventato un evento di fama mondiale, costringendoci a chiudere le iscrizioni per il prossimo 2 ottobre già a marzo; ciò nonostante, sarà abbondantemente superato il limite dei 3500 partecipanti, di cui il 30% stranieri provenienti da tutto il mondo. L’Eroica è un viaggio nell’essenza del paesaggio toscano, un tracciato percorribile tutto l’anno, indicatore importantissimo della salute ambientale e della conservazione del nostro territorio”.

La redazione della Proposta di legge ha visto il contributo dell’Ufficio Legislativo del Gruppo PD della Camera dei Deputati, di competenze tecniche interne ed esterne all’Amministrazione provinciale di Siena, Arch. Massimo Betti, Arch. Marco Vannocci e di Giancarlo Brocci, che ringraziamo per le loro osservazioni, suggerimenti, supervisione, competenze che saranno indubbiamente utili anche durante l’eventuale iter parlamentare.

2 thoughts on “Cenni: “Una proposta di legge a tutela della rete delle strade bianche per sviluppare il turismo rurale del nostro Paese”

  1. Encomiabile come iniziativa basta conciliare la bellezza con la fruibilità. Vivo in campagna, nella campagna toscana e per la precisione a sangimignano. Sona già 11 anni che combatto con il comune per la sistemazione periodica della strada che viene percorsa dai vari residenti e nel periodo estivo da molti turisti accolti nelle varie strutture turistiche della zona di csaglia. Fuoristrada o meno la strada è quasi sempre in una situazione disastrosa che la rende molto pericolosa poichè occorre piroettare tra le diverse buche correndo il rischio di fare un uncidente. Durante il periodo delle piogge abbiamo piscine gratis.
    Appoggio la vostra proposta ma in alcuni casi, dove cè un concentramento di residenti ritengo che non sia possibile.
    Alba

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