Cenni(Pd): “La qualità del nostro Made in Italy va supportata e tutelata. Recuperare le risorse sottratte dall’attività di contraffazione passo necessario per contribuire alla ripresa economica ed occupazionale”

“I dati presentati questa mattina ci confermano l’enormità dell’attività illecita legata alla contraffazione, nonostante la crisi faccia registrare un leggero calo anche degli acquisti dei prodotti contraffatti. L’attività di contrasto è in atto e funziona, ma c’è molto da fare anche sul piano culturale, per far comprendere a pieno quale danno produca comprare un prodotto contraffatto”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e membro della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, commenta i risultati di un’indagine sulla contraffazione presentati oggi, martedì 30 settembre, a Roma dalla Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Censis.

“Il monitoraggio permanente – prosegue Cenni – che il Ministero dello sviluppo economico insieme al Censis esercita è uno strumento importante per aggredire un fenomeno dalle dimensioni ancora enormi e che drena ricchezza e lavoro. E’ apprezzabile lo sforzo che il Governo che sta compiendo per valorizzare il Made in Italy, la creatività e l’eccellenza di interi settori che vanno dal comparto della moda all’agroalimentare. E’ impensabile che a oggi siano ancora cosi pesanti i numeri della contraffazione, parliamo di oltre 6 miliardi e mezzo di fatturato, oltre 17 mld di mancata produzione regolare per il nostro sistema, 104500 addetti regolari in meno, e un mancato gettito di oltre 5 mld”.

“Il Pd – conclude Cenni – anche attraverso la sua azione nella commissione di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e con le azioni nelle commissioni permanenti sta portando avanti con determinazione ogni azione tesa ad accrescere tutele, contrasto all’attività criminosa, per garantire efficacia delle norme e degli strumenti. Siamo ben consapevoli di quanto una cifra importante della ripartenza del nostro Paese passi attraverso il nostro “saper fare”, attraverso l’Italian style e la tracciabilità delle nostre produzioni, per questo sollecitiamo ogni ulteriore azione del Governo, anche nell’ambito del semestre di presidenza europea, in modo da concludere presto i percorsi aperti sulla tutela del “Made in Italy”, sull’ etichettatura, l’origine, e la tracciabilità delle produzioni”.

Lascia un commento