Ci riguarda

Lamiere, corpi e pomodori su una strada provinciale. 16 ragazzi stipati all’inverosimile dentro a furgoncini scassati.

Non si tratta solo di incidenti, ma del riassunto di un corto circuito che ci riguarda. La competizione sui prezzi che strozza gli agricoltori e li costringe a svendere le produzioni, il caporalato e lo sfruttamento della manodopera nei campi che approfittano di miseria, bisogno, disperazione, le infiltrazioni della criminalità organizzate dentro al mercato dei corpi che si spezzano la schiena sotto al sole. Ti prendono, ti deportano nei campi nelle ore più invisibili con mezzi impossibili che ti fanno anche pagare, ti pagano 2/3 euro l’ora, ti consentono di vivere in baracche, e se cerchi di migliorarle quelle baracche, affinché non ti piova sulla testa, cercando materiale migliore, magari ti sparano anche per strada come è successo a Sacko Soumayla, un giovane maliano, alcune settimane fa. Per tutto questo, nel 2016, il Governo di centrosinistra varò, per iniziativa dei Ministri Martina ed Orlando, la legge sul Caporalato, una legge che con tutti i suoi limiti di attuazione completa, ha già consentito di intervenire su centinaia e centinaia di attività illecite e che deve andare avanti con determinazione. La legge che Salvini vorrebbe smantellare.

Sì, ci riguarda. Ci riguarda perché  mettiamo un prodotto nel carrello lamentandoci del centesimo in più di uno zucchino in inverno, ma investiamo nell’ultima cover dell’iPhone, ci riguarda perché stipiamo le nostre dispense di barattoli di pelati pagati qualche euro che getteremo via perché non consumati prima della scadenza, e quei barattoli, sono stati aggiudicati ad una grande distribuzione con una doppia asta che stabilisce prezzi così bassi che nessuno potrà essere pagato come si dovrebbe, né chi lavora la terra perché quella terra è sua, né chi si spezza la schiena sotto il sole per due euro o poco più.  Ci riguarda perché in tante, troppe realtà Italiane all’alba i caporali caricano i loro furgoni di ragazzi, e questi ragazzi da qualche parte dormono, si può far finta di non vedere oppure, come un anno fa è accaduto in uno dei nostri piccoli comuni, puoi segnalare ai Carabinieri che sta accadendo qualcosa che non va, e consenti di avviare una indagine, appostamenti, e magari, come nel caso del Chianti, viene smantellata una rete di caporalato gestita da una società di somministrazione del lavoro che agiva in metà Italia. Ho provato a dirlo anche nelle ultime ore di lavoro della Camera dei deputati.

Intanto il Decreto Di Maio (mi rifiuto di chiamarlo Dignità che è parola seria) è stato approvato definitivamente al Senato e temo che le conseguenze saranno presto piuttosto chiare. Abbiamo già visto in questi giorni quanti contratti si sono fermati in Toscana a SEI, e mi giungono notizie non tranquillizzanti anche da importanti aziende private dei nostri territori. E sempre dal Senato esce il decreto Milleproroghe che tra le sue perle annovera un pericolosissimo ritorno indietro sull’obbligo vaccinale ed il caos sull’assegnazione dei finanziamenti ai Comuni con il bando Periferie. Bando che assegnava alla Toscana importanti risorse, che viene fermato con il rischio di far perdere anche a Siena 10 milioni. Il Milleproproghe giungerà a settembre all’esame della Camera, cercheremo, per quanto possibile di porvi rimedio con la nostra battaglia parlamentare.

L’autunno che verrà sarà complicato. Si prepara la legge di Bilancio e da ciò che leggiamo il Governo sembra orientato ad andare avanti su due suoi cavalli di battaglia: il reddito di cittadinanza e la flat tax. Io penso (ma lo vedremo presto) che sulla prima proveranno a raccontarci favole ma riprenderanno il nostro Reddito di Inclusione sociale, magari rimaneggiandolo un po’, sulla seconda se andranno avanti ci sarà da dare battaglia di brutto. Resta il tema di come, nel caos che stanno producendo su ogni provvedimento, riusciranno a gestire il bilancio dello Stato, di come eviteremo di finire in un angolo nella considerazione internazionale ed Europea, perché intanto lo spread torna a salire e, come ha ricordato bene Romano Prodi in un suo articolo sul messaggero dello scorso fine settimana, cresce più di Spagna, Portogallo..

In autunno si pone anche seriamente il tema del Pd. In Toscana stiamo partendo, a mio parere, male. Qui, dove abbiamo perso di tutto negli ultimi anni, ci sarebbe stata la necessità di una discussione e di una analisi seria su cosa si è rotto tra noi ed i cittadini, le imprese, il civismo, il lavoro..ed invece intanto abbiamo fissato la data delle primarie e iniziato la rumba delle candidature..ho scritto ciò che penso qualche giorno fa sui social. Lo hanno fatto altri, lo hanno fatto giovani dirigenti, lo hanno fatto consiglieri regionali, lo hanno fatto Sindaci come Emiliano Fossi una voce che andrebbe ascoltata, perché è il solo sindaco che i ballottaggi li ha vinti.

Avremo tanti Comuni al rinnovo nel 2019. Ci saranno le Europee, una prova enorme perché si farà il confronto con quel 40% così lontano dalla realtà di oggi. E poi dovremmo provare a ricostruire le condizioni di un’alternativa a questo Governo gialloverde che sta generando tanti problemi, guardando fuori da noi e provando a costruire qualche ponte con chi, pur non nel Pd, sta organizzando opposizione culturale a questa maggioranza. Va in questa direzione l’appello di qualche giorno fa di Gianni Cuperlo a Roberto Saviano.

Sono tante le cose che ci riguardano.

Sarà un autunno complesso, ed anche per questo adesso è utile che ci fermiamo un po’ tutti a riposare anche per recuperare forze, lucidità e prepararci bene a ciò che ci attende.

Anche io mi fermerò un po’ dopo le ultime feste de l’Unità, e voglio ringraziare ancora i tanti volontari che hanno consentito di organizzarle e gestirle.

A tutte e a tutti voi che avete la pazienza di leggermi auguro buone ferie, buone letture e un po’ di riposo con i vostri cari, con gli amici e con chi vorrete.

Ci sentiamo a settembre.