Era una grande occasione, ma il governo l’ha buttata via malamente. Sto parlando del “codice rosso”, cioè l’obbligo per il pubblico ministero di sentire entro 3 giorni le vittime di presunti maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali, atti persecutori e reati collegati. Un testo approvato dopo aver respinto tutti i 90 emendamenti proposti per rafforzare la tutela delle donne vittime di violenza. Su questa piaga che ogni giorno popola le cronache del nostro Paese stiamo arretrando e servono atti concreti, non chiacchiere. Men che meno propaganda sulla pelle delle donne. Noi avevamo avanzato proposte serie, concrete, che il governo ha pensato bene di non prendere in considerazione, continuando nel voler creare divisione, separazione, anche dove dovrebbe esserci unità di intenti e collaborazione. Intanto ad oggi i fondi stanziati nel 2018 dal governo Pd per i centri antiviolenza non sono ancora stati trasferiti alle regioni ma sono bloccati e chissà quando verranno sbloccati. Ministri e sottosegretari di questo governo dunque evitino di usare le donne come mezzo di propaganda e attuino al più presto il Piano antiviolenza per la tutela delle donne”.
Per approfondire potere scaricare e leggere il dossier che abbiamo realizzato come gruppo Pd alla Camera.