Nei giorni scorsi la Commissione agricoltura ha dato il via libera al parere sul decreto legge in attuazione del testo Unico sulla vite e sul vino approvato nella scorsa legislatura, che aiuterà a valorizzare una parte della viticoltura italiana dalle grandi potenzialità, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche culturale e ambientale. È un piccolo, ma importante passo in avanti per valorizzare le piccole isole, le aree interne, i terrazzamenti, il recupero di vigneti storici (con una produzione antecedente al 1960) ed eroici (ubicati su terreni con una pendenza superiore al 30 per cento e un’altitudine di oltre 500 metri). Coltivazioni che hanno visto negli anni produttori innamorati della propria terra rimettere a coltura, spesso con i propri mezzi, contribuendo alla rivalorizzazione di territori e vini di qualità. Il tema è quello dei vigneti eroici e storici. L’articolo 7 del decreto, che si concentra proprio su questi vigneti è stato fortemente voluto raccogliendo le esperienze di alcune Regioni, tra cui la Toscana, di viticoltori davvero eroici e di istituti come Cervim. Questo atto ci fa entrare nel merito di definizioni e procedure, riordinando un mondo che gravita intorno all’universo della viticoltura e che ha grandi potenzialità di sviluppo.
Per approfondire, potete leggere lo schema di decreto ministeriale e la proposta di parere espressa dalla mia relazione.