Anche in questi giorni i media discutono e rappresentano casi di violenza sulle donne, come il presunto stupro di gruppo avvenuto nella villa sarda di Grillo, o il quasi certo femminicidio.
di Saman Abbas. Ma la violenza sulle donne, è bene non dimenticarlo, non è mai un fatto che riguarda luoghi e contesti “altri”, diversi o lontani. La violenza sulle donne esiste nel nostro quotidiano e ci riguarda tutti. Riguarda le donne che la subiscono; nei luoghi della vita quotidiana, sul lavoro, in contesti del tempo libero, amicali, per strada, ma nella maggior parte dei casi in contesti domestici, in casa, dove in teoria dovrebbe esserci sicurezza, ad opera di mariti, padri o parenti. Riguarda soprattutto gli uomini perché sono loro i protagonisti, quando, non accettando l’autonomia femminile, rifiutano un principio fondamentale: il corpo delle donne è inviolabile. Riguarda tutti e tutte noi, il pregiudizio, la cultura dominante, le strutture di supporto, la preparazione dei servizi, delle forze dell’ordine, la giustizia.
E riguarda purtroppo anche la nostra terra, i nostri paesi e le nostre città, come ci dimostra l’ultimo caso di presunta violenza di gruppo che è emerso nei giorni scorsi proprio a Siena.
C’è ancora tanto da fare per fermare questa violenza sul nascere: c’è una cultura profonda da cambiare e devono cambiare soprattutto gli uomini.
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