“Il peso che il fenomeno della contraffazione dentro la crisi colpisce economia, finanze pubbliche, posti di lavoro. Perfezionare le risposte, affinare strumenti, aggiornare le normative, sono compiti che la commissione si è data. A Prato il fenomeno si intreccia con altre forme di illegalità, e presenta una sua peculiarità attorno al tessile. Istituzioni, forze dell’ordine e organizzazioni imprenditoriali stanno già dando una risposta forte e determinata all’attività illecita della contraffazione e della pirateria commerciale. Comune di Prato, forze di polizia, imprese e lavoratori sono uniti in questa azione. La Regione Toscana ha incrementato fortemente risorse e personale per i controlli. Le audizioni svolte, le visite, il confronto, ci dicono che si sta lavorando nella giusta direzione, ma che occorre snellire procedure amministrative, integrare meglio banche dati, modificare alcune norme penali, e continuare a lavorare affinché in Europa si licenzino norme sul Made in Italy adeguate a tutelare la qualità del nostro prodotto”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata toscana e capogruppo Pd nella commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale è intervenuta ieri a Prato, dove si trovava in missione con una delegazione di parlamentari, tra cui il presidente della Commissione, Mario Catania. La deputata è relatrice per l’indagine sul distretto pratese”.
“Prato è il principale distretto del tessile – prosegue Cenni – e un crocevia nazionale ed internazionale per la qualità del tessuto e dell’abbigliamento, e purtroppo anche per le dimensioni dei sequestri di materiale contraffatto. Approfondire bene il fenomeno, sostenerne l’azione di contrasto avviata con i Patti per la sicurezza, valorizzare le esperienze di grande qualità e di eccellenza nel prodotto e nella sperimentazione di forme di tracciabilità che alcune imprese stanno sperimentando significa lavorare per il nostro Made in Italy e quindi contribuire a sostenere una strada fondamentale per uscire dalla crisi”.